Animali

Filariosi: tutto quello che c'è da sapere per proteggere Fido (e Micio)

La filariosi è una pericolosa malattia parassitaria che colpisce i cani (ma anche i gatti e altri animali domestici) con conseguenze che possono essere letali. Trasmessa dalle punture di zanzara, ha il suo picco nella stagione calda. Ma prevenire è possibile. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

# Che cos’è la filariosi?
La filariosi è una malattia parassitaria che si trasmette da un cane ammalato a un cane sano attraverso la puntura di zanzara. Può essere di due tipi:
- Filariosi cutanea: provocata dal parassita Dirofilaria repens, ha conseguenze solo sulla pelle e può essere contratta anche dall’uomo.
- Filariosi caldiopolmonare: causata dal parassita Dirofilaria immitis, non è pericolosa per l’uomo ma può essere letale per il cane e per altri animali domestici. I sintomi sono dimagrimento rapido e ingiustificato del nostro amico peloso, stanchezza, tosse. Quando si manifestano occorre consultare subito un veterinario perchè potrebbero essersi già verificate lesioni al cuore o ai polmoni.

# Come si trasmette la filariosi cardiopolmonare?

Quando una zanzara punge un cane infestato dalla filariosi, insieme al suo sangue succhia anche alcune microfilarie che, alla puntura successiva, saranno inoculate nei tessuti di un altro cane o di un altro animale. Nel nuovo ospite le microfilarie iniziano a crescere e a spostarsi verso il cuore dove, divenute ormai vermi adulti (fino a 30 centimetri di lunghezza), possono cominciare il loro ciclo riproduttivo producendo altre microfilarie.
L’invasione colpisce solitamente l’arteria polmonare, la vena cava inferiore e l’atrio destro del cuore: un singolo animale ammalato può ospitare da 3 a 50 parassiti adulti che vivono fino a 7 anni, sempre che non ne provochino prima la morte.

# Quali sono le zone più a rischio?
La filariosi cutanea è genericamente diffusa in tutta Italia mentre quella cardiopolmonare, una volta circoscritta all’Italia centro-settentrionale, si sta rapidamente diffondendo in tutto il paese. Nuovi focolai di questa malattia nascono in aree non endemiche a causa del surriscaldamento globale e di una maggiore predisposizione a viaggiare delle famiglie con il proprio cane.
Il periodo di maggior pericolo è quello in cui sono attive le zanzare, da febbraio a novembre con un picco nei mesi estivi.

# Come si previene la filariosi?
La filariosi può essere prevenuta efficacemente somministrando al cane diversi tipi di prodotto:
- tavolette o pastiglie: vanno date all’animale una volta al mese per tutto il periodo di presenza delle zanzare.
- fialette: da applicare come l’antipulci sulla schiena dell’animale una volta al mese.
- iniezione: da far fare al veterinario una volta l’anno, mette al riparo da eventuali dimenticanze nella prevenzione.

Rimedi fai-da-te come non far uscire il cane di notte e al crepuscolo o trattarli con dei normali repellenti per zanzare sono del tutto insicuri e sconsigliabili.

# Colpisce solo i cani?
No, la filariosi può colpire anche gatti e furetti. In questi animali il parassita cresce meno e vive per periodi più limitati, ma può essere ugualmente letale perchè infesta cuori e vasi sangugni molto più piccoli di quelli del cane. È quindi consigliabile, anche per questi animali, effettuare un trattamento di prevenzione simile a quello previsto per i cani.

# È una malattia curabile?

La terapia per la cura degli animali infetti è lunga e complicata ed espone i nostri amici a notevoli rischi cardiopolmonari che vanno dall'embolia a pericolose infezioni. Una volta uccisi i vermi con farmaci specifici a base di sostanze tossiche, occorre far stare l'animale a riposo assoluto per diverse settimane per permettergli di liberarsi dei vermi morti, che possono comunque ostruire arterie e altri vasi sanguigni.

17 maggio 2011
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