Papà pelosi e papà pennuti, papà che nuotano e papà che volano, papà a due e a quattro zampe: nel giorno della festa a loro dedicata, chi è il papà più bravo del reame?
Se le attenzioni e l'affetto delle mamme nei confronti dei propri cuccioli sono date per scontate, nel mondo animale le cure dei padri non sono frequenti come si potrebbe pensare, soprattutto tra le specie più “vicine” a noi.
Papà uccelli. I papà più premurosi sono gli uccelli: ben il 90% dei padri si occupa dei piccoli, alternandosi con la madre al nido per accudire e imbeccare la prole ma anche difendendoli da possibili predatori, come lo struzzo, e arrivando addirittura, nel caso dei piccioni, a nutrire i piccoli appena nati con il cosiddetto “latte di piccione”, una sostanza molto grassa prodotta dal maschio e secreta da una ghiandola dell'esofago.
Per non parlare dei pinguini imperatore, che si fanno completamente carico della prole ancora prima che nasca tenendo tra le zampe l'uovo appena deposto, proteggendolo dal freddo e rimanendo nella posizione di cova per circa due mesi, senza muoversi nemmeno per mangiare.
Papà bagnati. Anche tra i pesci esistono alcuni esempi eclatanti di padri modello, come i cavallucci marini che ospitano le uova delle femmine in un'apposita tasca sull'addome nutrendole e ossigenandole fino alla loro schiusa, e i Ciclidi africani che custodiscono nella loro bocca prima le uova e poi gli avannotti, fornendo loro nutrimento e rifugio.
E i mammiferi? Sorprendentemente, solo il 3% dei padri partecipa alle cure parentali, mentre nella maggior parte dei casi il maschio non si occupa della prole e, terminato l'accoppiamento, lascia madre e piccoli al loro destino.
Avvicinandosi sempre di più a noi, è il tamarino (Saguinus fuscicollis), una piccola scimmia Sudamericana, a prestare cure del tutto simili a quelle dei papà umani. Appena nato, il piccolo viene preso letteralmente in braccio dal padre, che lo lava e se ne prende cura a tempo pieno fino allo svezzamento, riportandolo alla madre ogni 2 o 3 ore per le poppate.
Ma i papà premurosi esistono da sempre, o almeno da alcuni milioni di anni: sono molti infatti i ritrovamenti di fossili di dinosauri maschi vicino a nidi contenenti numerose uova fossilizzate.