Il viaggio delle farfalle monarca è uno dei fenomeni naturali più spettacolari (e anche più famosi, soprattutto negli Stati Uniti) che ci siano al mondo: ogni anno, milioni di esemplari si imbarcano, in primavera, in un viaggio verso nord che dall'America centrale li porta fino in Canada, dopodiché in inverno i loro figli partono per tornare verso il Messico, dove passeranno l'inverno.
Farfalle monarca allevate in cattività. I cambiamenti climatici, la deforestazione e la rapida diminuzione delle fonti di cibo preferite dai loro bruchi (le piante del genere Asclepias) stanno però creando enormi problemi alle monarca: nel 1997, i loro "campi di svernamento" occupavano circa 45 ettari di territorio messicano, che si sono ridotti rapidamente fino ad arrivare ai 5 attuali. Una buona notizia a riguardo arriva da uno studio pubblicato su Conservation Physiology, che dimostra come le monarca allevate in cattività abbiano la capacità di unirsi alla migrazione delle loro sorelle selvatiche, e di andare a rimpinguare una popolazione in netto declino.
L'allevamento casalingo di farfalle monarca è un hobby che si è diffuso sempre di più negli ultimi anni negli Stati Uniti: ci sono diversi siti che, per una cifra inferiore ai 50$, mettono in vendita dei kit che comprendono qualche decina di bruchi, il loro cibo preferito e le strutture necessarie a costruire il bozzolo da cui emergerà la farfalla. Gli animali così allevati vengono poi liberati in autunno, nella speranza che vadano anche loro verso sud come le loro controparti selvatiche.
Per l'ambiente o per bellezza? Il problema è che si è sempre pensato che il gesto fosse anche un po' fine a se stesso: utile per sviluppare un po' di coscienza ambientale e per far conoscere le monarca anche a chi non si interessa di natura, ma senza conseguenze apprezzabili sulle popolazioni selvatiche di farfalle – perché gli esemplari domestici non sviluppano la stessa capacità di trovare la strada verso il Messico, né sono fisicamente in grado di affrontare un viaggio così lungo. Almeno questo credevamo finora: la nuova ricerca, condotta all'università di Guelph, dimostra che in realtà anche gli animali cresciuti in cattività sono equipaggiati per la migrazione.
Per decidere quando partire, e in che direzione andare, le monarca utilizzano una combinazione di stimoli interni (un "orologio" metabolico che dice loro quando si sta avvicinando la stagione della migrazione) ed esterni (la posizione del sole).
Per sperimentare l'efficacia di questi "sensori" in esemplari cresciuti al chiuso, i ricercatori hanno prima provato a metterli in un "simulatore di volo", una struttura altrettanto chiusa che simula il più possibile le condizioni naturali e permette di registrare i movimenti delle farfalle.
La bussola delle monarca. Il risultato di questo primo esperimento sono stati deprimenti: le farfalle domestiche non hanno quasi mai trovato la direzione giusta, e hanno cominciato a volare un po' a caso. Completamente diversi sono stati i risultati quando le monarca sono state rilasciate in natura, e dunque hanno avuto accesso diretto alla luce solare: pur mettendoci un po' di tempo, tutti i 29 esemplari osservati sono partiti alla fine verso sud, nella direzione giusta. Secondo i ricercatori questo significa che la loro capacità di orientamento non viene ostacolata dal fatto di crescere in cattività: le monarca d'allevamento possono quindi unirsi alla migrazione delle loro sorelle selvatiche, e andare a rimpinguarne i numeri.