Le delicate ali di una farfalla subsahariana sono capaci di solcare il Sahara, in anni favorevoli in cui il clima è abbastanza umido per sopravvivere. Ogni primavera, dopo l'inverno passato ad accoppiarsi, la vanessa del cardo (Vanessa cardui) compie lunghe migrazioni dall'Africa occidentale alla Scandinavia: viaggi di 12.000-14.000 km tra andata e ritorno, i più lunghi spostamenti stagionali regolarmente intrapresi da un insetto.
Il numero di esemplari di questa farfalla censiti in Europa può variare anche di 100 volte da un anno all'altro: uno studio internazionale coordinato dall'Università Agricola di Nanjing, in Cina, ha dimostrato che non solo la vanessa del cardo attraversa regolarmente il Deserto del Sahara, ma anche che la molla essenziale per la sua migrazione è l'abbondanza di vegetazione dell'Africa subsahariana, strettamente legata alle condizioni climatiche.
Allineamento perfetto. «La ricerca prova che l'improbabile viaggio è possibile, e che certe condizioni climatiche che si accumulano prima della stagione delle migrazioni hanno una grande influenza sul numero di esemplari che ce la fa», dice Tom H. Oliver, biologo dell'Università di Reading (Regno Unito) e coautore dello studio. Il team ha confrontato i dati sulla presenza della farfalla in Europa raccolti da migliaia di volontari con quelli su clima e atmosfera dell'Africa subsahariana.
Affinché la vanessa del cardo si riversi in grandi numeri nei nostri giardini si devono concretizzare tre condizioni favorevoli: l'aumento di vegetazione nella savana Africana durante l'inverno, e in Nord Africa in primavera; e la presenza di venti favorevoli che spostino i lepidotteri a grande velocità.
Sospinte dai venti. I bruchi di questa farfalla si cibano infatti delle piante che proliferano solo quando la savana e le regioni del Sahel hanno un clima umido a sufficienza. Ciò permette alla popolazione iniziale di vanessa del cardo di crescere. A questo punto gli esemplari attraversano il Sahara e si accoppiano nuovamente nel verde del Nord Africa, dove aumentano ulteriormente di numero.
Infine i venti: le simulazioni degli scienziati dimostrano che venti di coda favorevoli soffiano regolarmente tra Africa ed Europa occidentale. Per le farfalle è un'opportunità imperdibile di viaggio intercontinentale, a patto che riescano a portarsi a una quota di 1-3 km sopra il livello del mare, per sfruttarne la spinta. Con le loro sole forze raggiungerebbero una velocità di volo di 6 metri al secondo soltanto, troppo poco per attraversare il Sahara in volo. Per farcela le farfalle devono comunque volare senza sosta durante il giorno e riposare di notte, fermandosi di tanto in tanto per fare scorta di nettare.