Animali

L’eterocefalo glabro è un invasore e uno schiavista

L'eterocefalo glabro è una talpa senza pelo: bruttino, è l'unico mammifero che vive in una società organizzata in colonie, ed è tutto tranne che pacifico.

La cosa più probabile è che lo conosciate in quanto "animale più brutto del mondo", una definizione che accompagna da sempre il povero eterocefalo glabro (Heterocephalus glaber), o talpa senza pelo, un roditore nativo di Etiopia, Kenya e Somalia il cui aspetto, in tutta onestà, non ispira tenerezza. L'eterocefalo però non è solo un brutto ratto privo di pelo e con gli incisivi sporgenti; è anche un animale con una vita sociale unica tra i mammiferi, o forse sarebbe meglio dire vita eusociale: come le formiche e le api, anche l'eterocefalo vive in colonie nelle quali una singola femmina si riproduce e le altre vivono al suo servizio.

Quello che finora era solo un sospetto sull'eterocefalo, viene raccontato in dettaglio per la prima volta in uno studio pubblicato su Journal of Zoology: questi animali sono colonizzatori e schiavisti, invadono le tane altrui per "rubare" i cuccioli e portarli a lavorare nella propria colonia.

La guerra di Meru. Il sospetto che le cose stessero così risale agli anni Novanta, quando Stan Braude (università di St. Louis, Missouri) osservò questo comportamento in alcune colonie presenti nel Meru National Park, in Kenya. La scoperta spinse lui e i suoi colleghi a organizzare uno studio pluriennale, un'operazione di marcamento di tutti gli esemplari di alcune colonie locali utile a seguirli anno dopo anno.

L'osservazione più interessante risale al 1994, quando il team, mentre stava controllando due colonie confinanti, trovò una delle due regine con tagli e graffi sul muso - il segno di un attacco; inoltre, alcuni esemplari che erano stati marcati alla nascita come appartenenti alla colonia della regina ferita abitavano ora in quella governata dalla rivale. «Al tempo, però», spiega Braude, «non eravamo sicuri di quello che avevamo osservato, e non avevamo gli strumenti per verificare se le cose fossero andate come pensavamo o se avessimo commesso errori».

Conferma genetica. Gli strumenti oggi esistono, ed è il motivo per cui lo studio sugli eterocefali del Meru National Park esce solo adesso: perché finalmente, grazie ad analisi genetiche, Braude ha potuto confermare il "cambio di residenza" di alcuni eterocefali, nati nella colonia finita poi sotto attacco. Questo significa non solo che questi animali conducono veri e propri raid nelle colonie vicine per sottrarre loro risorse e spazio vitale, ma che occasionalmente rapiscono anche i cuccioli delle loro vittime, che vengono poi integrati nella nuova colonia, e trasformati in lavoratori o soldati che non si possono riprodurre ma vivono la loro esistenza al servizio della nuova regina (e della sua prole).

19 ottobre 2020 Gabriele Ferrari
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