Ce ne sono parecchi. Uno, la torpedine, vive nel Mediterraneo ed è lungo circa 45 cm. Per stordire i pesci di cui si nutre produce una scossa utilizzando due organi elettrici situati ai lati del capo. Il loro funzionamento è paragonabile a quello di una vera e propria batteria elettrica: il polo negativo è rivolto verso il ventre dell’animale, quello positivo verso il dorso, e le scariche sono dirette dal ventre al dorso. La produzione di elettricità è sotto il controllo del sistema nervoso: da qui partono fasci di nervi che mandano le loro terminazioni agli organi elettrici. Gli organi però si esauriscono velocemente e hanno bisogno di un periodo di riposo per potersi ricaricare. La scossa può essere avvertita anche dall’uomo, ma non è pericolosa: ha voltaggio fino a 50-60 volt, ben poco se paragonata ai 220 volt della corrente domestica. Molti altri pesci, come il gimnoto, o anguilla elettrica, utilizzano la corrente elettrica per percepire la preda o stordirla.