Una delle caratteristiche più vistose degli elefanti africani sono le zanne, che possono raggiungere i 3 metri di lunghezza e che, essendo fatte di avorio, sono considerate materia di grande valore - almeno sul mercato nero, visto che in teoria sarebbe vietato abbattere gli elefanti a scopi commerciali. Le zanne sono quindi anche una maledizione per questi animali, cacciati praticamente solo per le zanne, con risultati catastrofici sui numeri della loro popolazione. Tra noi umani c'è anche chi fa il possibile per proteggerli e tutelarli, ma uno studio pubblicato su Science racconta che gli stessi elefanti hanno sviluppato una "strategia" del tutto nuova per difendersi dal bracconaggio: perdere le zanne, e con esse ogni possibile valore commerciale.
Femmine senza zanne. Lo studio nasce da un'intuizione del biologo Shane Campbell-Staton della Princeton University il quale, nel 2016, capitò per caso su questo video girato in Mozambico, nel Gorongosa National Park. Il video mostrava le prove di un fenomeno particolare, e allora inspiegabile: il fatto che molte femmine di elefante nell'area fossero prive di zanne. Normalmente, e a differenza dei cugini asiatici per i quali queste strutture sono riservate ai maschi, gli elefanti africani hanno le zanne indipendentemente dal sesso. Perché allora in Mozambico alcune femmine le perdono, mentre i maschi le mantengono sempre? Un confronto con i dati storici relativi agli elefanti del parco ha confermato a Campbell-Staton che la perdita di zanne non è tratta di un fenomeno occasionale: tra il 1977 e il 2004, la proporzione di femmine prive di zanne nella popolazione è salita dal 18 al 33%. La causa di questa mutazione è la guerra civile che scoppiò in Mozambico proprio nel 1977.
Per finanziare lo sforzo bellico entrambe le parti in causa contavano sulla vendita di avorio ricavato dalle zanne degli elefanti: una caccia costante e intensa, al punto che nel 1992 la popolazione di questi mammiferi era calata del 90%. Ma un esemplare senza zanne è meno appetitoso: viene lasciato in pace dai bracconieri, e la sua sopravvivenza è quindi più probabile di quella di un animale con zanne ben sviluppate. Secondo Campbell-Staton, la comparsa di un numero crescente di esemplari senza zanne in concomitanza con l'aumento della caccia non può essere stato un caso.
Un gene letale. Analizzando il genoma di questi animali ha scoperto l'esistenza di un gene che è responsabile proprio della mancanza delle zanne, passato dalla madre alla prole: un handicap... decisivo per la sopravvivenza di alcuni degli elefanti del Mozambico, cioè di tutte quelle femmine che avendolo ereditato dalla madre sono cresciute senza zanne (e quindi ignorate).
Campbell-Staton ha anche scoperto che questo stesso gene, se si presenta nei maschi di elefante, è letale: ecco perché a Gorongosa sono solo le femmine a essere prive delle zanne. Secondo lo studio, prima che la situazione in Mozambico (e la proporzione tra elefanti con le zanne ed elefanti senza zanne) torni normale dovranno passare almeno cinque o sei generazioni - molte di più della singola generazione che ha dovuto adattarsi rapidamente ai cacciatori.