Centinaia di migliaia di Pleuroncodes planipes, crostacei scarlatti della famiglia delle aragoste, stanno tingendo di rosso le spiagge della California meridionale, e il colpevole dell'ecatombe - guarda caso - sembra di nuovo El Niño.
Verso nord. I "tuna crab" (granchi del tonno, perché questo pesce ne va ghiotto) non sono propriamente granchi, ma vi somigliano. Di norma vivono più a sud, al largo di Baja California, Messico, ma le acque calde di El Niño li hanno probabilmente spostati più a nord.
La massa di granchi riunitasi per accoppiarsi non è riuscita ad opporsi alle forti correnti, ed è stata spiaggiata su alcuni celebri bagnasciuga californiani (come quello di Laguna Beach, nell'Orange County, che come si vede qui sotto ha letteralmente cambiato colore).
Sbalzo di temperatura. Per Linsey Sala, della Scripps Institution of Oceanography dell'Università della California di San Diego, il fenomeno periodico è dovuto all'intrusione di acque calde nelle colonne d'acqua in cui questi crostacei trascorrono l'intero ciclo vitale.
Thousands of dead crabs in Laguna Beach today @GigiGraciette @ABC7 let's blame #ElNino #weather #crabs #lagunabeach pic.twitter.com/RUyKVFUswn
— tippol photography (@OttoTippol) 13 maggio 2016
Triste replica. Qualcosa di simile era già accaduto lo scorso anno, a causa di temperature oceaniche insolitamente alte. Le autorità non avevano rimosso i granchi, per timore di distruggere le uova di grunion, un pesce che nidifica sulla sabbia. Così gli uccelli hanno banchettato a crostacei per diversi giorni.
Intossicati. In altre località del Pacifico, nell'area nordoccidentale, El Niño ha incoraggiato l'esplosione di un'alga tossica contenente acido domoico, una potente neurotossina che ha avvelenato diverse specie di crostacei. Per ragioni di cautela, le autorità hanno chiesto ai californiani di non raccogliere e mangiare i crostacei spiaggiati.