Altro che "muto come un pesce!". Un team di ricercatori australiani ha scoperto che in fatto di doti canore i pesci non hanno (quasi) nulla da invidiare agli uccelli anche se, naturalmente, i loro suoni non sono altrettanto melodici e, soprattutto, sono impercettibili all'orecchio umano.
A dimostrarlo è stato uno studio della Curtin University di Perth (Australia), nel corso del quale i i biologi marini hanno registrato per 18 mesi i suoni provenienti dalle acque dell'Australia Occidentale per poi scoprire che alcune specie di pesci possono essere cantanti solisti (ripetono lo stesso suono più e più volte) oppure possono sovrapporsi per formare un coro.
cori amorosi. Nello specifico, sono stati identificati sette "cori" distinti appartenenti a diverse specie e registrati all'alba e al tramonto. Il loro suono dipende dalla specie: nel caso dell'Ombrina Atlantica è simile a quello di un corno, per i pesci pipistrello è invece un richiamo simile a un "ba-ba-ba", mentre i pesci della famiglia dei Terapontidae emettono, hanno detto i ricercatori, "un verso simile al ronzio del gioco l'Allegro chirurgo".
Tali canti, che si verificano prevalentemente durante la primavera e il tardo autunno, possono essere un richiamo funzionale alla riproduzione, alla caccia o alla difesa del territorio. Secondo i ricercatori, questi comportamenti possono aiutare a determinare meglio le abitudini di alimentazione e riproduzione dei pesci, nonché il loro comportamento sociale.
Misteri del mare. Da tempo i biologi marini raccolgono meravigliose prove di intelligenza di queste creature marine pur dotate di un cervello decisamente meno complesso di quello dei mammiferi. Per esempio, ci hanno svelato che provano emozioni o che provano dolore. Addirittura, uno studio ha rivelato che il pesce pulitore (Labroides dimidiatus) sarebbe in grado di riconoscersi allo specchio.
altro che pesce rosso! Uno dei primi a essere "riabilitato" dalla scienza è stato il pesce rosso (Carassius auratus) che, contrariamente a quanto si creda, non ha affatto una memoria di soli tre secondi ma è in grado di ritenere informazioni, come l'associazione di determinati suoni a specifici stimoli, anche per cinque mesi. Anche perché, e questo è un altro luogo comune da sfatare, il pesce rosso ha un certo grado di intelligenza: per esempio è in grado di capire quando il suo padrone sta per nutrirlo.
Il pesce rosso ha anche la capacità di sviluppare strategie: se c'è un altro pesce più veloce nell'appropriarsi del cibo in superficie, non tenta neanche di competere.
Attende piuttosto che l'altro si distragga oppure aspetta che il cibo affondi per poi impadronirsene. L'avevate mai notato guardandolo nell'acquario?