Non tutti gli animali a rischio estinzione possono essere teneri e fotogenici come i panda. Alcuni, come quello che vedete, sono francamente bruttini, ma non per questo meno meritevoli di attenzioni. Per fortuna a difendere i meno graziati da Madre Natura c'è la Ugly Animal Preservation Society (UAPS), una associazione nata quasi per gioco che, tramite show televisivi che coinvolgono comici e scienziati britannici, vuole promuovere programmi di conservazione anche per gli animali meno esteticamente dotati.
Uno degli ultimi spettacoli ha decretato tramite il voto degli spettatori, la nuova mascotte della società: il vincitore è questo "pesce blob" (Psychrolutes marcidus), una creatura che vive al largo delle coste dell'Australia sudorientale e della Tasmania, a profondità comprese tra i 600 e i 1200 metri.
L'animale dal corpo gelatinoso di densità leggermente superiore a quella dell'acqua (caratteristica che gli permette di galleggiare sul fondale senza muoversi troppo) ha conquistato i voti di 10 mila spettatori superando senza fatica i comunque dotati avversari: l'axolotl, una specie di salamandra che nella vita non supera mai lo stato larvale (e che a nostro avviso è anche carina), la nasica, una scimmia dal naso pendulo e lungo fino a 17 centimetri (guarda), e la rana del Lago Titicaca, soprannominata "rana scroto" per le pieghe - non proprio graziose - della sua pelle, attraverso le quali l'anfibio, dalle ridotte capacità polmonari, riesce a respirare.
Tutte queste specie rischiano di scomparire, se non verranno presto finanziati programmi di tutela specifici: «Il nostro tradizionale approccio alla conservazione è egoistico» spiega Simon Watt, presidente dell'associazione e presentatore dello show «rischiamo di proteggere solo gli animali che ci ispirano tenerezza, come i panda. Non ho nulla contro i panda, ma hanno già i loro supporter. Queste specie, invece, hanno bisogno del nostro aiuto».
Il concorso di "bruttezza" è servito, spiegano gli scienziati, anche a sottolineare un lato più leggero e scherzoso delle attività di tutela animale, che altrimenti si ridurrebbero ogni giorno alla stessa frustrante domanda: "Allora, chi è scomparso oggi?".