I ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) in Massachusetts, insieme alla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), hanno messo a punto uno speciale drone che si avvicina alle balene per scattare foto in alta risoluzione e raccogliere "al volo" campioni del loro soffio.
Immagini e liquido vengono poi analizzati in laboratorio, anche per accertarsi che non ci siano infezioni respiratorie, ossia il principale problema di salute dei cetacei.
L’esacottero e le balene. L’esacottero, ovvero un drone dotato di sei rotori, viene comandato da un ricercatore situato su un'imbarcazione non molto distante dal punto in cui stazionano le balene. I primi test si sono svolti nel mese di giugno presso il Stellwagen Bank National Marine Sanctuary, dove il team del WHOI e della NOAA ha fotografato 36 esemplari da 40 metri di altezza, scendendo poi fino a 3 metri in prossimità dello sfiatatoio, per raccogliere appunto campioni di soffio.
Nuove frontiere. Questa modalità di intervento, intelligente e rispettosa dell’animale, è stata per ora testata solo nel Santuario Marino di Stellwagen Bank, un luogo esposto in certa misura al traffico delle navi e all’inquinamento. Nel prossimo inverno i ricercatori hanno in programma di spostarsi in Antartide, per confrontare le condizioni di salute dei cetacei del luogo con quelli della Stellwagen Bank, davanti alle coste del Massachusetts.