Ci sono gatti che mai lascerebbero il loro appartamento. Ma altri, se i padroni lasciano loro maggiore libertà, passano gran parte del loro tempo gironzolando all'aria aperta perché sono in calore, oppure solo per curiosare e cacciare. Dove vanno? Stanno nei paraggi o si allontanano molto?
tracciati per bene. Se lo sono chiesto alcuni ricercatori (gattofili) dell'Università della Carolina del Nord (Usa), e per scoprirlo hanno legato per una settimana dei radiotrasmettitori Gps attorno al collo di mille gatti, sia domestici sia randagi. Lo studio, non a caso, è stato intitolato Cat Tracker (tracciatore di gatti).
Vagabondi, fino a un certo punto. Il tracciamento dei loro percorsi ha dato un risultato inequivocabile: la maggior parte degli animali controllati (compresi i gatti selvatici) ha trascorso tutto il tempo a meno di 100 metri dal proprio "domicilio", mentre i pochissimi, che qualche volta si sono allontanati di più (al massimo poco oltre il chilometro), a un certo punto comunque si giravano e tornavano indietro verso casa. I gatti, insomma, in realtà, non vanno proprio da nessuna parte. E in ogni caso, per ritrovare la strada di casa si affidano a precisi riferimenti geografici. E soprattutto la ricerca olfattiva li guida verso gli odori familiari.
Questa D&R di Aldo Bacci è tratta da Focus Domande&Risposte.