Animali

È vero che le balene sottraggono anidride carbonica all’atmosfera?

Le balene hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema, ma la loro capacità di sottrarre anidride carbonica all'atmosfera è stata finora sopravvalutata.

Partiamo da un presupposto fondamentale: non dovrebbe servire un motivo per proteggere le balene dall'estinzione. Siamo però una specie pratica e transazionale, e il modo migliore per convincerci a fare qualcosa è spiegarci che avremo una ricompensa. Nel caso delle balene, questa ricompensa riguarda anche il riscaldamento globale: una delle argomentazioni più usate per promuovere la conservazione dei cetacei è che la loro presenza sottrae CO2 dall'atmosfera e la fissa in forme più stabili, contribuendo così a ridurre l'impatto delle emissioni umane. Ma è davvero così? Uno studio pubblicato su Frontiers in Marine Science prova a dare una risposta basata sui numeri.

Pompe e serbatoi. Lo studio nasce da una considerazione: l'idea che le balene funzionino (anche) come dei grossi serbatoi di CO2, che non finisce quindi in atmosfera, è molto affascinante, ma ci sono pochissimi studi che la supportano da un punto di vista numerico. Il ruolo dei grandi cetacei nell'ecosistema non è in dubbio: quello che si contesta è la sua efficacia a fronte della quantità di gas serra che l'uomo produce ogni giorno.

Le balene "spostano" la CO2 dall'atmosfera alle profondità dell'oceano in molti modi (lo studio ne individua cinque), alcuni dei quali riguardano il funzionamento dell'ecosistema e l'interazione tra le balene, il fitoplancton e il krill del quale si nutrono; la loro funzione di scrigno per l'anidride carbonica dipende però anche dal fatto che sono animali molto grossi, che da vivi (e anche da morti, se finiscono sepolti sotto un po' di sedimento) contengono molta CO2 che altrimenti si troverebbe in atmosfera in forma inorganica.

Impatto zero. Il problema, secondo lo studio, non è che questi meccanismi non funzionino come credevamo; il problema è che il loro impatto è minimo, e non ha alcuna influenza sul ciclo globale della CO2. Questo non significa che senza le balene non cambierebbe nulla; secondo gli autori dello studio, però, fissarsi troppo su quello che è poco più di un mito potrebbe fare più male che bene nella nostra lotta al riscaldamento globale.

Il rischio è quello di attribuire poteri quasi taumaturgici ai cetacei, e pensare che basti conservarli per risolvere il problema del riscaldamento globale, ignorando altri metodi più efficaci ma meno spettacolari. Sarebbe meglio, invece che concentrarsi solo sulle balene, proteggere i loro habitat, e lasciare che al resto ci pensi la natura.

12 giugno 2023 Gabriele Ferrari
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