La soluzione per avere un sorriso sano potrebbe venire da un luogo in cui nessun dentista vorrebbe mai mettere le mani: la bocca degli alligatori.
Per mantenere inalterato il proprio ghigno e addentare le prede senza difficoltà, questi rettili hanno sviluppato un meccanismo di ricrescita dentale che permette a ciascun esemplare di cambiare i 80 denti anche 50 volte nel corso della vita. Una bella fortuna che a noi uomini è negata: l'unico modo per sostituire un dente mancante, per noi, è quello di metterne uno finto.
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Ci sono parti del nostro corpo a contatto con l'ambiente esterno che si rigenerano continuamente: capelli e unghie ricrescono, e le cellule dell'epidermide vengono puntualmente sostituite. Allo stesso modo alcuni rettili come coccodrilli e alligatori, possono farsi ricrescere i denti appena caduti.
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Un gruppo di ricercatori della National Taiwan University ha studiato tessuti di embrioni e giovani esemplari di alligatore americano (Alligator mississippiensis) scoprendo che ciascun dente di questo animale si sviluppa a blocchi di tre elementi: il dente vero e proprio, che cresce esternamente; la lamina dentale (il tessuto che darà origine al dente "di riserva") e cellule staminali che si trasformeranno in nuovo tessuto quando anche il dente sostitutivo sarà sceso. Quando il dente più esterno cade, quello di scorta inizia a scendere e speciali segnali molecolari stimolano le cellule staminali a differenziarsi in cellule di nuovo tessuto dentale per creare un nuovo dente sostitutivo.
Ora i ricercatori stanno cercando di decifrare questi segnali molecolari per capire se un giorno - ma questa rimane un'ipotesi remota - saremo capaci di rigenerare i denti caduti come capelli (i nostri incisivi non sono poi tanto diversi, salvo le dimensioni, da quelli degli alligatori); e soprattutto, se alla base di alcune malattie che comportano la crescita di denti in sovrannumero vi siano segnali molecolari sbagliati che sia possibile inibire.
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