L'ornitorinco è uno degli animali più strani del mondo: un mammifero con il becco da uccello, che depone le uova e ha un pungiglione velenoso. Lui e i suoi parenti, le echidne, sono gli unici membri ancora esistenti dell'ordine Monotremata; oggi vivono esclusivamente in Australia e Nuova Guinea, ma un tempo li si poteva trovare anche in altre parti del mondo, soprattutto in Sud America. Tra tutti i mammiferi attuali sono probabilmente quelli di cui sappiamo di meno, anche per via della loro rarità nel record fossile. Ora un nuovo studio pubblicato su Alcheringa riassume per la prima volta tutto quello che sappiamo dell'evoluzione dei monotremi, rivelandone anche la sorprendente origine "glaciale".
Il primo monotremo. Lo studio è stato condotto da un team di paleontologi provenienti da diversi musei e università australiane, che hanno ri-analizzato tutti i resti fossili di monotremi a loro disposizione. A partire da uno molto importante: il Teinolophus trusleri, il membro più antico (almeno tra quelli che abbiamo scoperto) di questo ordine, scoperto in un deposito di fossili nell'Australia sudorientale chiamato Strzelecki Group. I suoi resti risalgono a 120 milioni di anni fa, quando l'Australia era ancora attaccata all'Antartide e lo Strzelecki si trovava nei pressi del circolo polare antartico. Lo Teinolophus era anche il più piccolo monotremo mai scoperto: pesava appena 40 grammi ed era grosso come un topo. E aveva già alcune delle caratteristiche definenti del suo ordine: la riproduzione ovipara, innanzi tutto, e anche la presenza, sulla punta del muso, di strutture sensibili all'elettricità, presenti anche nel becco del moderno ornitorinco e delle echidne.
Espansione andata male. Secondo Tim Flannery, primo autore dello studio, non è impossibile che ci siano monotremi più antichi del Teinolophus, ma "di sicuro non tanto più antichi": se non è il primo, è uno dei primi. E viveva al Polo Sud, dove, durante il Cretaceo, tutti i monotremi conobbero una piccola esplosione, nonostante le condizioni estreme della regione (le basse temperature e il fatto che per sei mesi all'anno non sorge il sole): partendo da qui arrivarono in Australia e Nuova Guinea, ma anche in Sud America. L'estinzione dei dinosauri avrebbe potuto favorirli ulteriormente, ma secondo lo studio i monotremi si rivelarono troppo lenti ad adattarsi alle nuove condizioni climatiche: lontani dal Polo Sud vennero spazzati via dalla concorrenza locale, riuscendo a stabilirsi definitivamente solo in quelli che sono i loro attuali habitat.