Nel sedere delle testuggini c'è... un secondo "naso". Alcune testuggini (animali terrestri o d’acqua dolce), come la testuggine del fiume (Rheodytes leukops), in Australia, respirano con la bocca e il fondoschiena, attraverso le mucose intorno alla cloaca.
Per giungere a questa conclusione, un gruppo di scienziati ha collocato del colorante in acqua, vicino agli animali, scoprendo che il liquido veniva inspirato ed espirato sia dalla bocca sia dalla parte posteriore.
Aiuto. Potrebbe trattarsi di un particolare meccanismo di sopravvivenza. Durante il letargo infatti, l’animale deve alterare alcuni processi metabolici. Per esempio, la combustione dei grassi, che diventa anaerobica e provoca un accumulo di acido lattico.
Poiché la tartaruga non ha costole che si espandono e si contraggono, come i mammiferi, è l’apparato respiratorio a doversi protrudere verso l’esterno, fuori dal carapace: questa operazione diventa più faticosa se si utilizzano i muscoli fiaccati dall’accumulo di acido lattico e quando ci sono bassi livelli di ossigeno in corpo.
In questi casi è più semplice utilizzare le piccole sacche della mucosa intorno alla cloaca, ricche di vasi sanguigni, che assorbono più facilmente l’ossigeno utile per la respirazione.
Questa domanda è tratta da un numero speciale di Focus D&R dedicato a "cosa c'è dietro, sopra, sotto, etc.".