L'ambra grigia è una sostanza odorosissima, una delle più pregiate fragranze di derivazione animale, prodotta dall'apparato digerente del capodoglio (Physeter macrocephalus) in cui si accumula come incrostazione nell'intestino. Questi grossi cetacei si cibano di molluschi cefalopodi, animali dotati di un becco corneo particolarmente indigesto e capace di infiammare l'intestino del predatore; in soccorso al capodoglio giunge una sostanza assorbente secreta dall'intestino stesso, che indurendosi rapidamente attorno ai becchi dei molluschi, dà luogo a una massa solida in grado di placare ogni irritazione. Tale massa solida è l'ambra grigia.
Quando è fresca ha un colore nero e un cattivo odore. Se lasciata al sole si secca, diventa grigia e assume un delizioso profumo di tabacco e una consistenza simile alla cera. La proprietà più significativa dell'ambra grigia è quella di fissare gli odori, ragion per cui questa sostanza viene impiegata come ingrediente di base dei profumi.
Chiusa da anni la caccia al capodoglio, l'ambra grigia si ricava solo da animali spiaggiati o da blocchi ritrovati sulle coste degli oceani. La rarità del prodotto naturale e l'aumento della richiesta di questa classe di odoranti da parte dell'industria cosmetica ha rivolto l'interesse dei ricercatori verso alternative semisintetiche e sintetiche.