Il problema della coprofagia del cane può alterare il rapporto tra l'animale e il padrone. Ma si può fare qualcosa per far abbandonare al cane questo comportamento.
La coprofagia descrive un particolare comportamento messo in atto dal cane in determinati contesti: l’ingestione di feci. È forse uno dei comportamenti meno tollerati dai proprietari e spesso arriva a compromettere il loro rapporto con l’animale. Ma non bisogna pensare che il cane lo faccia per “dispetto”. In realtà ci sono vari motivi, alcuni più legati a patologie, altri che dipendono da uno stato di ansia o di bisongo di attenzioni.
MOTIVI LEGATI ALLA SALUTE
La coprofagia è normale in determinate circostanze, come quando le cagne mangiano le feci dei cuccioli allo scopo di tenere pulito il nido che li ospita. In altre situazioni, i cani possono ingerire una parte delle loro feci o di quelle di altri animali perché presentano un problema clinico (per es in caso di alterazione della funzionalità pancreatica).
Fra le possibili cause vanno inoltre menzionate anche alcune carenze dietetiche. In questi casi è perciò necessario verificare che il cane sia sottoposto a una dieta equilibrata e bilanciata.
ALTRE MOTIVAZIONI
L’ingestione di feci, nella maggior parte dei casi, può essere ricondotta a una serie di altri fattori:
- un comportamento di richiesta di attenzioni e di invito al gioco (il cane è sicuro in questo modo di richiamare l’attenzione del proprietario che prontamente interviene)
- un’attività messa in atto dal cane in un ambiente povero di stimoli (per esempio ritroviamo spesso questo comportamento nei cani che hanno trascorso lunghi periodi in canile)
- osservazione della madre che pulisce il nido
- un comportamento esplorativo o ancora, può essere legato alla fame
La coprofagia, talvolta, è il sintomo di uno stato di ansia generalizzata e in questo casi si accompagna a tutta una serie di altre manifestazioni riferibili a una base ansiosa.
COME RISOLVERE IL PROBLEMA
Per cercare di risolvere il problema, il proprietario dovrebbe fornire un’alternativa al cane, in modo che possa indirizzare su di essa le energie impiegate nella coprofagia.
- Può quindi essere utile l’introduzione di giochi che servano come arricchimento ambientale (es. palline che rilasciano del cibo).
- Andrebbe inoltre insegnato al cane il comando”lascia”, in modo che il proprietario possa prevenire questo comportamento inappropriato, riuscendo ad avere un controllo completo sul cane.
- In certi casi può esser utile anche impedire l’accesso alle feci (per es. tenendo il cane legato al guinzaglio durante le passeggiate), almeno per un periodo limitato di tempo, in modo che possa abbandonare questo tipo di comportamento.
- Può contribuire a eliminare il problema anche l’impiego di metodi che tendano a scoraggiare il cane dall’annusare e ricercare gli escrementi. A tale scopo si utilizzano pepe e altre sostanza irritanti che, posizionate sulle feci, provocano al cane irritazione e starnuti non appena entra in contatto con esse.