Ci sono poche differenze tra la visione dei bovini e quella degli esseri umani. I bovini non vedono il colore rosso, dato che il numero di coni (i recettori posti sulla retina) sensibili a questo colore è insignificante: se un toro ha di fronte a sé una persona vestita di rosso, in realtà percepisce un “essere” di colore grigio. Rispetto all’uomo, i bovini vedono in modo più acuto il bianco, il nero e i contrasti di colore. Quindi riescono a definire meglio i contorni degli oggetti. Invece, la loro visione binoculare e il loro campo visivo sono più ridotti. La loro visione notturna è migliore e si adatta più velocemente al buio. Sul fondo dell’occhio dei bovini c’è il cosiddetto tappeto lucido, ricco di guanina, che riflette i raggi luminosi e permette all’animale di non restare abbagliato.