Alcuni uccelli, come i pellicani o le sterne, non sono in grado di vedere sott’acqua e quindi si tuffano alla cieca dopo aver individuato la preda dall’alto. Altri animali sono invece dotati di una duplice capacità di visione. Il cristallino dell’occhio di cormorani e anatre ha un’eccezionale elasticità e, mosso dal muscolo ciliare, mette a fuoco le immagini anche sott’ acqua. I pinguini possiedono invece una cornea quasi piatta, per cui essa non modifica la capacità di visione fra aria e acqua. Molti pesci possiedono addirittura due retine, una che riceve i segnali luminosi provenienti dall’acqua e l’altra i segnali che arrivano dall’aria. Pertanto il loro cristallino ha una specie di forma a uovo: la parte più bombata ha un maggior potere focalizzante e serve per le immagini “acquatiche”, quella più sottile è invece aiutata dalla cornea nel focalizzare le immagini “aeree”.