Per i maschi di bonobo (Pan paniscus) la vita di coppia è tutt’altro che facile: una recente ricerca ha messo in luce un curioso comportamento delle femmine, in apparenza mirato a ingannare i potenziali partner circa la loro fertilità, impedendo ai maschi di sapere con precisione quando sono pronte a procreare.
In tal modo la competizione per l’accoppiamento diminuisce e le femmine riescono a esercitare una sorta di controllo sociale all'interno del loro gruppo.
Se il maschio ci casca. In molte specie di primati le femmine dichiarano di essere pronte all’accoppiamento inviando ai maschi segnali ben visibili: la pelle attorno ai genitali cambia colore e l’intera zona, durante il periodo mestruale, si inturgidisce e si gonfia visibilmente.
Ma nelle femmine di bonobo questi messaggi sono inaffidabili: i tessuti possono infatti modificarsi nella forma e nel colore anche in assenza di ovulazione, oppure rimanere inalterati anche nel periodo più fertile.
Confusi e felici. La competizione tra maschi per garantirsi la progenie è tanto più accesa quanto più le femmine inviano segnali precisi sulla loro fertilità: ma i maschi di bonobo, non potendosi fidare di ciò che comunicano le potenziali compagne, tendono a mantenere un basso livello di aggressività anche nella stagione degli amori.
Secondo Pamela Heidi Douglas, la ricercatrice del Max Plank Institute che ha condotto lo studio, i maschi di bonobo devono affidarsi ad altri sistemi per scoprire se le femmine sono pronte all’accoppiamento. Per esempio devono passare più tempo con loro dedicandosi al grooming piuttosto che litigare con gli altri pretendenti.
Pace e bugie. Queste strategie alternative potrebbero essere alla base della relativa pace che regna all’interno delle comunità di bonobo, diversamente da quanto avviene tra altri primati.
Questo singolare controllo sociale esercitato dalle femmine sembra funzionare anche se i bonobo sono poligami: i maschi si accoppiano con più femmine, e le femmine con più maschi.
Secondo la Douglas, la capacità delle femmine di ingannare i maschi sulla propria disponibilità sessuale e la loro libertà di accoppiarsi con chi vogliono le avrebbero condotte ai vertici della scala sociale, garantendo loro, di fatto, il controllo sul gruppo.