La mosca, quando cammina, muove alternativamente le zampe anteriore e posteriore di un lato del corpo e quella centrale del lato opposto, poi le altre tre. Quando si sposta su una superficie ruvida, utilizza un paio di unghie che si trovano all’estremità delle zampe: le consentono l’adesione al supporto e le agevolano il movimento. Quando invece si posa o cammina su una superficie perfettamente liscia, come quella del vetro, adopera una specie di dito posto tra le due unghie, capace di aderire al vetro stesso come una ventosa. Ecco perché non scivola.
Va anche detto, però, che per animali di piccola taglia come le mosche, e quindi molto leggeri, il peso del corpo non è tanto importante nell’equilibrio: conta di più la capacità che le zampe hanno di aderire alle superfici su cui camminano.