Una delle cose che abbiamo imparato nostro malgrado in questi ultimi anni è che i pipistrelli sono dei contenitori ambulanti di virus, e che sembrano non accorgersene neanche: la loro resistenza alle patologie virali è leggendaria da anni presso chi li studia, e ultimamente ce ne siamo accorti anche noi. Ovviamente, chi si occupa della faccenda è tormentato da anni da una domanda: come fanno?
Un inizio di risposta arriva da uno studio pubblicato su Cell, che propone un nuovo protocollo per la creazione, a partire da cellule di pipistrello adulti, di cellule staminali, che possono quindi poi essere usate come base per studiare l'interazione di diversi tessuti con i virus che li infestano in massa.
cellule staminali. Il nuovo metodo (che secondo diversi esperti potrebbe diventare presto uno standard in tutto il mondo) nasce da una necessità pratica. Il problema principale degli studi sulla resistenza dei pipistrelli ai virus è infatti la difficoltà di procurarsi una quantità sufficiente di campioni. Invece che continuare a estrarre faticosamente cellule da pipistrelli adulti, quindi, Thomas Zwaka, primo autore dello studio, ha pensato di agire direttamente sulle staminali, le cellule primitive e pluripotenti che, con la crescita, si differenziano poi nei diversi tipi di cellule adulte.
Partendo da un metodo simile applicato fin dal 2006 sui mammiferi, e aggiustando la formula in modo tale da adattarla ai pipistrelli, Zwaka è quindi riuscito a far regredire delle cellule adulte allo stadio staminale – che sono poi state fatte ri-sviluppare per confermarne l'identità.
Solo l'inizio. Nel corso di questa operazione, Zwaka ha notato che le cellule staminali ricavate da quelle adulte contenevano non solo tracce di materiale genetico virale, ma anche virus attivi (e molte delle proteine che producono), che però non intaccano la salute delle cellule. Secondo Zwaka si tratta di una strategia difensiva: i virus sono attivi ma non attaccano l'animale (c'è chi suggerisce che possano addirittura essere in simbiosi), e la loro presenza funge anche da "vaccinazione" e da protezione contro altri tipi di virus.
Molto di quanto detto fin qui è ancora una speculazione, tuttavia il metodo per produrre staminali di pipistrello è nuovissimo, e finora è stato applicato su un campione molto limitato. A giudicare dalla reazione della comunità scientifica, però, le cose potrebbero presto cambiare, e il "metodo Zwaka" potrebbe aprire nuove porte alla nostra comprensione del rapporto speciale tra pipistrelli e virus.