La conchiglia viene costruita in strati successivi di calcite, sostanza minerale secreta dalle ghiandole poste nella regione posteriore del mollusco. La calcite si lega alle fibre di aragonite per formare la conchiolina, che fa da supporto anche per altre particelle minerali. Le conchiglie sono colorate con vari pigmenti, e in particolare carotenoidi (per i colori con base gialla), melanine (per nero e marrone), porfirine (per il verde), indigoidi (per blu e rosso). Al colore si aggiungono le iridescenze, che la luce assume passando attraverso gli strati di aragonite e calcite che formano il guscio. A volte il colore può anche dipendere dalla dieta dell’animale.
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Arcobaleni
Alcuni colori iridescenti però, per esempio quelli dell’abalone, non derivano da pigmenti, ma esclusivamente dalla rifrazione della luce. Spesso questi colori cambiano se si cambia l’angolo da cui si guarda la conchiglia, oppure possono dare un effetto arcobaleno. I molluschi utilizzano il colore per mimetizzarsi, proteggere i propri tessuti dalla luce del Sole, ma anche per rinforzare la struttura. I colori però possono comparire anche come effetto secondario, quando l’animale elimina sostanze tossiche.
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