Gli insetti battono le ali da 20 a 600 volte al secondo. Il rapido movimento, coordinato da una schiera di organi usati come sensori (occhi compresi), è estremamente complesso e solo di recente gli scienziati hanno cominciato a capirlo. Le ali, infatti, cambiano orientazione durante ciascun battito: quando l'ala viene abbassata, il suo lato anteriore è rivolto verso l'alto; poi, grazie a una rapida rotazione, la situazione si inverte quando l'ala viene sollevata. Il moto, simile a quello del remo di una barca, descrive una sorta di 8 inclinato e permette agli insetti le straordinarie acrobazie che conosciamo.
Mini-Icaro. Per studiare e misurare gli effetti di questo faticoso esercizio (che richiede un'energia 10 volte superiore a quella necessaria per muoversi a terra), un gruppo di studiosi dell'università di Berkeley (California) ha costruito un modellino meccanico di moscerino, chiamato Robofly, mille volte più lento e cento volte più grande dell'insetto reale. Immerso in una cisterna di olio, Robofly ha consentito di esaminare i vortici, le scie e i flussi d'aria che si formano in prossimità delle ali, sorrette negli insetti da una potente muscolatura, e la molteplicità di forze in gioco che, dal punto di vista matematico, sono difficili da simulare anche con i computer più potenti.
(Clicca qui per vedere un filmato di Robofly. Attenzione: Quicktime, 5 MB. © Michael Dickinson, Berkeley University).