Servono pazienza e molta cura. Le cose fondamentali sono cibo giusto, calore e igiene (per gli indispensabili vermifughi e gli eventuali farmaci, è meglio chiedere consiglio a un veterinario).
Non bisogna dare al gattino il latte di mucca, che si ha in casa normalmente, ma lo speciale latte per cuccioli di gatto che si compra nei negozi per animali insieme all’apposito biberon. Questo latte va preparato seguendo le istruzioni sulla confezione.
Poppate delicate
Poi si prende in mano il gattino, lo si tiene in posizione più o meno verticale e gli si mette la tettarella del biberon in bocca, facendo attenzione che il latte non gli vada per traverso e controllando che lo inghiotta (le quantità sono minime, all’inizio).
Il gattino deve mangiare ogni 2-3 ore, anche di notte, fino a quando ha almeno venti giorni, e poi ogni 4-5 ore. Dopo il pasto è indispensabile massaggiargli il pancino dolcemente, con le dita, e massaggiargli ano e genitali con dell’ovatta imbevuta di acqua calda. Se non lo si fa, non riesce a evacuare e muore.
Il gattino deve essere tenuto in un luogo a 28-30 °C: una cuccia o una scatola foderate di panni puliti e scaldate, per esempio con una borsa dell’acqua calda.
A 35-40 giorni il piccolo comincia a mangiare cibi solidi; all’inizio, però, bisogna imboccarlo.
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