In Italia, i lupi non disdegnavano i bambini. Anche se qualche secolo fa.
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Una classica rappresentazione del lupo che minaccia l'incolumità di Cappuccetto Rosso. |
I lupi stanno tornando in Italia e dal punto di vista ecologico questa è una bella notizia. Ma c'è ancora chi ha paura di questo animale. Come è nata la favola del lupo cattivo? Favole e vecchi racconti hanno infatti una loro origine reale. Da eventi realmente accaduti, perché, una volta, il lupo davvero mangiava i bambini o almeno ci provava. Mario Comencino è andato a caccia di lupi negli archivi storici del nord Italia e ha scoperto che le aggressioni a esseri umani, piccoli e grandi, tra il XV e il XIX secolo in Lombardia, una parte di Piemonte e il Canton Ticino, sono state 379 e le vittime 562. Lo racconta con grande dettaglio in un libro, L'uomo e la bestia antropofaga. Storia del lupo nell'Italia settentrionale dal XV al XIX secolo, edizioni Unicopli.
L'uomo, che leccornia! L'uomo non fa parte delle prede del lupo e queste aggressioni si spiegano con importanti alterazioni ambientali, essenzialmente l' antropizzazione del territorio, l'incremento della popolazione umana rurale, la scomparsa degli erbivori selvatici. In questo contesto i lupi, e più spesso le lupe con i piccoli da nutrire, erano costretti a ripiegare sugli animali domestici. Così si lanciavano verso le pecore e si trovano tra le zampe un fanciullo. Che ha il peso giusto per essere trascinato via e non ha né zoccoli né armi da difesa. Dato che la scelta della preda, per questi animali, è in parte un' attività appresa, qualche lupo ci ha preso gusto ed è diventato antropofago. Non sono molti casi, ma hanno profondamente colpito quella che adesso chiameremmo opinione pubblica.
(Notizia aggiornata al 14 marzo 2003)