Avolte i gusci delle uova vengono semplicemente
abbandonati, e in quel caso sono attaccati
dagli organismi decompositori e quindi
biodegradati. Molto spesso però i gusci non vengono
sprecati dagli animali e sono riutilizzati. Secondo la
specie i nuovi nati o i genitori (o entrambi) divorano
i resti dell'uovo, ricchi di calcio e sali minerali (in
particolare nei rettili e negli uccelli), mentre i residui
delle membrane che avvolgevano l'embrione rimasti
attaccati alla superficie interna del guscio sono fonte
di proteine.
Nei pollai
I gusci delle uova del pollame, che negli
allevamenti sono rimossi dagli allevatori per motivi
igienici (perché la schiusa spesso avviene in incubatrice),
o che gettiamo noi stessi nella spazzatura,
possono invece essere riutilizzati in altri settori produttivi,
per esempio per la produzione di fertilizzanti
o di additivi alimentari, per l'alimentazione sia umana
sia animale. Per questo "riciclaggio" i gusci d'uovo
devono però essere trattati per rimuovere le membrane
ancora attaccate, che altrimenti attirerebbero
numerosi parassiti.