Il risveglio dipende dal variare della lunghezza delle giornate e dall’aumento della temperatura esterna; ogni specie ha una temperatura critica di risveglio, che riflette le condizioni ambientali (clima e umidità locali).
(Sonni bestiali: quando gli animali dormono)
Partenza lenta
Il risveglio dura da 1 a 6 ore e avviene generalmente in due fasi: la prima, detta “termogenesi senza brivido”, consiste nel riscaldare e rifornire di ossigeno il torace, la testa, il cuore, la colonna vertebrale e il cervello “bruciando” le riserve di grasso accumulate nel tessuto adiposo presente nella zona del collo e delle spalle.
La seconda, la “termogenesi con brivido”, serve a riscaldare tutto il corpo generando brividi muscolari attraverso la secrezione di ormoni (i corticosteroidi prodotti dalle ghiandole surrenali e l’insulina secreta dal pancreas), che accelerano il risveglio.
I brividi, contrazioni muscolari involontarie che non producono movimento ma calore, infatti, sono il “rimedio” naturale per mantenere la temperatura del corpo costante alle basse temperature.
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