Si parla di iperestesia quando il gatto manifesta improvvisamente comportamenti inconsueti nelle ore serali e mattutine: durante questi episodi, è come se fosse in preda a allucinazioni e comincia a correre senza una meta. Tale comportamento non deve essere confuso con le normali corse che i gatti fanno ogni tanto di sera o di mattina: se si tratta di iperestesia, il gatto ha lo sguardo fisso e gli occhi vitrei, guarda insistentemente alcune parti del suo corpo (la coda, i fianchi, le zampe posteriori) ed è come se non le riconoscesse, tant'è che cerca di attaccarle e morderle.
I sintomi. L'iperestesia è l'ipersensibilità cutanea di origine neurologica. Nel caso dei gatti corrisponde al rolling skin disease (disturbo della "pelle arrotolata"), così chiamata perché uno dei sintomi è il manifestarsi di movimenti della cute, nella regione della schiena, che fanno pensare a una sequenza di onde. Nei casi più gravi si ha anche perdita incontrollata di feci e urine, e l'animale si comporta come se fosse in ambiente completamente estraneo e non riconoscesse nessuno: in questo stato emette forti miagolii e ringhi e può persino attaccare persone, animali e persino oggetti vicini.

Non risponde alle sollecitazioni dell'ambiente (richiamo del proprietario) ed è perciò difficile intervenire durante le crisi, che sono periodiche (una volta al mese) e non lasciano tracce tra un episodio e il successivo. Non tutte le crisi presentano manifestazioni estreme e anche l'intensità dei sintomi può essere molto diversa da un episodio all'altro, ma il rolling skin accompagnato da corse e da miagolii deve indurre a richiedere un consulto veterinario.
La terapia. La causa di questa patologia nei felini è ancora sconosciuta: viene considerata un disturbo compulsivo, forse legato allo stress (dovuto per esempio a un'insufficiente stimolazione ambientale o a cambiamenti radicali della routine quotidiana) ed è possibile che abbia una base genetica. La diagnosi deve prevedere una visita comportamentale e una visita clinica per escludere eventuali problemi dermatologici (allergie) o neurologici (crisi convulsive) che possono confondere il quadro clinico. La terapia prevede la somministrazione di farmaci e una terapia comportamentale costituita da modificazioni ambientali (per individuare le cause di stress). In più, è bene ignorare completamente il gatto nel momento in cui manifesta la crisi, per evitare di rinforzare quei comportamenti proprio grazie a inconsuete attenzioni.
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