L'importanza del gatto (nome scientifico Felis silvestris catus) nella storia dell'uomo è nota: si tratta di un rapporto iniziato circa 12.000 anni fa con la nascita dei primi insediamenti agricoli che attirarono i felini in cerca di cibo. Furono poi gli Egizi e soprattutto i Fenici a diffonderli in tutto il Mediterraneo. Come? Con i viaggi in mare: sulle navi, infatti, non c'erano solo marinai ma anche i cosiddetti gatti di bordo.
I Fenici, popolo di navigatori e commercianti, erano infatti "ladri di gatti": quando arrivavano nei porti egizi erano soliti portarli sulle navi per poi venderli ad altre popolazioni come animali esotici ma, soprattutto, i gatti servivano loro per controllare i roditori, responsabili di danni al cordame, al legno e in tempi più recenti ai cavi elettrici, oltre che pronti a divorare provviste e carico. Studi sul Dna, effettuati su resti di felini trovati in diverse località di Europa e Africa, hanno infatti mostrato che gli "eredi" di gatti egiziani si sono diffusi nel Mediterraneo e fino al Nord Europa probabilmente proprio a bordo delle navi.
felini Eroi di guerra. Nel Novecento, alcuni gatti di bordo erano mascotte molto amate dai marinai e sono diventati delle celebrità. Blackie, per esempio, era il gatto della nave britannica HMS Prince of Wales, che nel 1941 portò il primo ministrodel Regno Unito Winston Churchill attraverso l'Atlantico a un incontro segreto con il presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt. Blackie fu immortalato con Churchill e poi fu salvato dall'affondamento della Prince of Wales, raggiungendo Singapore con i sopravvissuti. Simon, il gatto a bordo della fregata HMS Amethyst, restò ferito nell'attacco alla nave del 1949, nel cosiddetto incidente del Fiume Azzurro: fu curato e decorato con la Dickin Medal, data agli animali nelle forze armate. Dal 1975, però, la marina britannica non ammette più animali sulle sue navi.