Le locuste sono la piaga biblica per eccellenza, il simbolo di qualcosa di devastante e incontrollabile che consuma tutto ciò che si frappone sul suo cammino e si lascia alle spalle solo terra bruciata. Le locuste sono in effetti un problema serio, che a intervalli regolari colpisce vaste aree del pianeta causando carestie e, dove passano, il crollo dell'economia locale - sono particolarmente devastanti per quei Paesi che hanno una forte economia agricola. È di questi giorni la notizia che uno di questi Paesi, il Kenya, dove l'agricoltura costituisce un terzo del PIL nazionale, sta subendo la peggior invasione di locuste degli ultimi 25 anni, da quando, nel biennio 1994-1996, una serie di sciami nati in Niger spazzarono tutto il nord dell'Africa arrivando fino all'Arabia Saudita.
Piaghe bibliche: «... ero rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette!» (Jake Blues, The Blues Brothers)
Da dove arrivano le locuste? Schistocerca gregaria è un insetto particolarmente vorace, che si riunisce in sciami che possono comprendere più di 50 milioni di esemplari, capaci di divorarsi fino a 200.000 tonnellate di piante al giorno. La loro esplosione è legata a fattori climatici: il 2019 è stato un anno particolarmente caldo e umido in Kenya, e queste sono proprio le condizioni ideali per la nascita di uno sciame gigantesco. Al momento in cui scriviamo 70.000 ettari di terra kenyana sono già infestati e le popolazioni locali descrivono il passaggio dello sciame in toni apocalittici, raccontando che le locuste sono talmente tante da oscurare il cielo.
L'invasione dell'Africa. Oltre al rischio per l'economia (e per la sopravvivenza della popolazione), lo sciame del Kenya rappresenta una minaccia per il resto del continente: alcune locuste hanno già scavalcato il confine nazionale e sono entrate in Etiopia e Somalia, e considerando che sono in grado di volare fino a 150 km al giorno, il rischio che possano invadere l'intero continente è molto alto. Anche perché le condizioni climatiche dell'area continuano a favorire le locuste: al momento, dice la FAO, la rapidità con cui si stanno riproducendo e diffondendo è di molto superiore ai nostri tempi di risposta, tanto che per contrastare lo sciame è impossibile agire a terra e bisogna affidarsi all'intervento di aerei che spargono pesticidi sui campi infestati - una soluzione estrema che ha anche molti, pessimi effetti collaterali.