A parità di sete, Micio attinge dalla ciotola d'acqua con precisione chirurgica, Fido lappa in modo vorace rovesciando metà del contenuto per terra. I cani sono più goffi dei gatti anche quando si tratta di bere, e alcuni scienziati americani si sono presi la briga di spiegare perché.
Sorsate feline. Lo studio, presentato a San Francisco durante un meeting dell'American Physical Society, si basa su una precedente ricerca del 2010, condotta da MIT, Virginia Tech e Princeton University, sulla fisica dei sorsi dei gatti. In base al vecchio lavoro, quando bevono, i mici protendono verso lo strato più superficiale di acqua o latte la lingua ripiegata all'indietro, che poi ritraggono velocemente, creando una colonna di liquido tra la ciotola e la lingua in movimento. Questo flusso in ascesa viene attirato verso la bocca del gatto a una velocità di un metro al secondo, e prima che possa ricadere per effetto della gravità, i felini attingono dalla sua cima con 4 sorsate al secondo.
La versione di Fido. Quando i bioingegneri della Virginia Tech hanno ripetuto gli studi sui cani, analizzando filmati ad alta velocità delle loro bevute, si aspettavano di trovare risultati simili, ma non è stato così. Mentre i gatti sfiorano leggermente la superficie dell'acqua, i cani vi immergono la lingua con irruenza, sollevando un sacco di schizzi. Mentre la colonna d'acqua dei felini si solleva con una forza pari a 2 volte la gravità, i cani creano una forza pari a 8 volte la gravità.
Grandi cani, grandi... laghi. Infine, se nel caso dei gatti è solo la punta della lingua a entrare in contatto col liquido, per i cani è un'ampia porzione della lingua a bagnarsi: un fatto che li rende bevitori particolarmente rumorosi e pasticcioni. Come prevedibile, il volume d'acqua sollevato dalla lingua di un cane è proporzionale alla sua stazza: un San Bernardo bagnerà il pavimento della cucina molto di più di un bassotto.