Animali

Cane e uomo, migliori amici da 40 mila anni

La domesticazione dei cani potrebbe essere molto più antica di quanto pensassimo, e risalire alle prime incursioni in Europa e Asia dei cacciatori raccoglitori. Lo rivela l'analisi del DNA di un antichissimo lupo siberiano.

L'affetto che ci lega a Fido potrebbe avere radici più profonde di quanto previsto. La domesticazione dei cani potrebbe risalire a 40 mila anni fa: in altre parole i cani potrebbero aver accompagnato i primi Sapiens nella migrazione e diffusione in Europa e Asia durante l'ultima Era glaciale.

A suggerirlo è l'analisi genetica dell'osso della costola di un lupo vissuto a Taymyr, in Siberia, 35 mila anni fa. La ricerca è stata pubblicata su Current Biology.

Avvio nebuloso. Stabilire l'esatto momento storico in cui i cani iniziarono a convivere con l'uomo, separandosi dai progenitori lupi, non è impresa facile. Studi precedenti collocavano questa fase tra i 10 e i 30 mila anni fa in Europa, Cina e Medio Oriente. Ma la ricerca di Pontus Skoglund, genetista della Harvard Medical School di Boston, Massachusetts, sembrerebbe retrodatare la genesi di questa "storia d'amore".

Una bella sorpresa. Skoglund e colleghi hanno esaminato il DNA di un reperto trovato sotto al permafrost della penisola russa del Taymyr nel 2010, e scambiato inizialmente per l'osso di un cervo. Le analisi genetiche e al radiocarbonio hanno rivelato che l'osso apparteneva a un lupo vissuto circa 35 mila anni fa.

L'osso toracico del lupo del Taymyr e, sotto, la mandibola inferiore di un esemplare più vecchio ritrovata nella stessa spedizione. © Love Dalén/Cell

Punto di contatto. Data l'età del reperto, i ricercatori hanno inizialmente ipotizzato che il lupo del Taymyr fosse vissuto molto prima di un'eventuale domesticazione da parte dell'uomo. Ma il DNA del osso mostra uguali affinità con quello dei moderni lupi e dei moderni cani domestici.

Prima del previsto. In pratica, l'osso doveva essere di un lupo (probabilmente addomesticato) vissuto all'incirca nello stesso periodo un cui l'antenato dei cani di oggi si separò dall'antenato dei lupu moderni.

La comparazione con il DNA dei lupi porterebbe a pensare che il più antico antenato comune tra lupi e cani moderni fosse vissuto 5 mila anni prima.

Il che farebbe collocare l'inizio dell'amicizia tra uomo e lupi tra i 40 mila e i 27 mila anni fa, molto prima della domesticazione di altri animali (come maiali o polli) e molto prima che l'uomo divenisse stanziale, passando a un'economia di tipo agricolo.

Ulteriori incroci. Anche dopo la separazione dai lupi, cani e lupi avrebbero continuato, in alcune occasioni, ad accoppiarsi. Lo dimostra il fatto che husky siberiani e cani groenlandesi mostrano un'eredità genetica più simile a quella dei lupi rispetto ad altre razze (una caratteristica che potrebbe averli aiutati a sopravvivere in condizioni climatiche avverse).

Un utile alleato. Se l'ipotesi venisse confermata, si potrebbe pensare che i primi cani addomesticati abbiano aiutato i cacciatori raccoglitori dell'Era glaciale a sopravvivere alle nuove condizioni trovate fuori dall'Africa, e forse - ma è una delle ipotesi più estreme e provocatorie - a competere con i Neanderthal per le risorse alimentari, dando una mano ai Sapiens nelle battute di caccia.

25 maggio 2015 Elisabetta Intini
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