Perché siamo diventati bipedi, ovvero abbiamo iniziato a camminare su due gambe, lasciando gli altri due arti liberi di fare altro? L'ipotesi più comune è che sia successo per necessità: quando abbiamo abbandonato le foreste per spingerci nella savana abbiamo anche imparato a camminare, per muoverci meglio e sfruttare gli spazi aperti del nostro nuovo habitat.
Ora un nuovo studio pubblicato su Science Advances mette in discussione quest'idea, suggerendo che il bipedismo sia nato quando ancora vivevamo sugli alberi, e sia poi rimasto anche quando ne siamo scesi.
Tra foresta e savana. Per studiare le origini del bipedismo, il team dell'Università di Kent si è rivolto ai nostri più stretti parenti, gli scimpanzé, in particolare quelli che vivono nella valle dell'Issa, in Tanzania: si tratta di una regione che è un mosaico di foresta e savana, molto simile quindi all'habitat ancestrale dove i nostri antenati hanno imparato a camminare su due gambe.
Lo studio ha previsto l'osservazione, nel corso di 15 mesi, del comportamento e della postura di 13 esemplari di scimpanzé (6 femmine e 7 maschi). La prima cosa che il team ha scoperto è che questi animali passano sugli alberi lo stesso tempo dei loro parenti che vivono in zone esclusivamente forestali; l'ipotesi iniziale era invece che passassero più tempo a terra, visto che abitano in una zona mista.
Alla ricerca del cibo. Ancora più interessanti sono i numeri relativi agli episodi di bipedismo: l'85% di questi sono avvenuti quando gli scimpanzé erano ancora sugli alberi, non a terra; nella maggior parte di questi casi, i primati si erano messi su due zampe per raggiungere più facilmente il cibo.
Questa scoperta va contro una delle ipotesi più diffuse sulla postura bipede, e cioè che sia associata ad attività che si svolgono sul terreno, per esempio trasportare oggetti o alzarsi per vedere più lontano nell'erba alta. Secondo lo studio, quindi, il bipedismo non nasce da pressioni evolutive legate alla vita a livello del terreno, ma dalla ricerca di cibo in un ambiente di foresta.
Una volta scesi dagli alberi, i nostri antenati hanno mantenuto l'abitudine e hanno imparato a sfruttarla anche nella savana, fino a trasformarla nella nostra modalità di locomozione preferita. Ovviamente si tratta di un'ipotesi da verificare perché formulata a partire dal comportamento di un altro animale: per avere conferme bisognerà tornare a rivolgersi alla paleontologia.