Animali

Bere è da uomini... ma anche da scimmie

Anche i macachi alzano il gomito… e lo fanno per motivi simili a quelli che spingono l’uomo all’alcolismo.

Bere è da uomini... ma anche da scimmie
Anche le scimmie alzano il gomito… e lo fanno per motivi simili a quelli che spingono l’uomo all’alcolismo.

Nel caso di quest'individuo si tratta
di acqua... ma esistono anche
macachi pronti a trincare alcool fino
a sbronzarsi.


Sembra proprio che i vizi non appartengano solo agli uomini. In un recente studio effettuato su alcuni macachi, si è scoperto che alcune scimmie, se lasciate da sole dopo aver fatto loro assaggiare delle bevande alcoliche, tendano ad ubriacarsi con più facilità rispetto a quelle lasciate in compagnia di loro simili.
Chi non beve in compagnia...
Secondo gli scienziati questo tipo di comportamento è una combinazione di fattori genetici ed ambientali, esattamente come lo è per gli esseri umani. «Non è raro» afferma Scott Chen, l’autore della ricerca presso il National Institute of Health Animal Center del Maryland (USA) «vedere alcune scimmie che barcollano, cadono o vomitano. Alcune di esse sono alcoliste croniche e bevono sino ad addormentarsi».
Fattori come la compagnia o il rango sociale influiscono sulla tentazione di bere alcolici: i macachi maschi di basso rango tendono a bere di più di quelli che occupano una posizione sociale migliore, per esempio.
Bere per dimenticare.
Sempre secondo un altro esperimento è stato dimostrato che alcune scimmie, così come gli uomini, tendono ad ubriacarsi più facilmente in seguito a un lungo periodo di stress.
Nonostante le scimmie non siano gli unici animali a sviluppare una dipendenza da determinate sostanze, (link gallery animali drogati) esistono comunque importanti parallelismi tra la dipendenza da alcool riscontrata nei macachi e in quella dell'uomo. In entrambe le specie la predisposizione all’alcolismo dipende da molti fattori e varia da individuo a individuo. Questo parallelismo potrà aiutare in futuro a prevedere i sintomi che potrebbero portare a questo vizio deleterio, spesso sottovalutato.

(Notizia aggiornata al 23 maggio 2006)

23 maggio 2006
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