Come vivere sul fondo del mare immersi nel metano e nello zolfo.
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Sul fondo del Mar Nero, in condizioni proibitive, vivono grandi colonie di batteri. © Max Planck Institute for Marine Microbiology, Brema. |
Alcuni batteri sul fondo del Mar Nero hanno evoluto il modo di vivere (e bene) anche in condizioni terribili; senza ossigeno, avvolti da nubi di metano e zolfo, in situazioni molto simili a quelle della vita primordiale. Dal fondo del Mar Nero, scoperti da una spedizione tedesca e russa a una profondità che va dai 35 agli 800 metri, spuntano numerosi "camini" che emettono metano e altri gas. Intorno ad alcuni di essi i ricercatori, a bordo di un piccolo sommergibile, hanno scoperto veri e propri tappeti di batteri, alti fino a un metro.
Senza ossigeno nell’acqua. Gli scienziati si sono chiesti come facciano questi batteri a crescere così velocemente. Si pensava infatti che l’anaerobiosi (la vita senza ossigeno) volesse dire una vita lenta e stentata, ma questi misteriosi esseri viventi riescono a trasformare velocemente il metano (con un meccanismo ancora sconosciuto) in materia organica usata per la crescita. I batteri costringeranno a ripensare ai primi momenti della storia della vita, quando si credeva che solo l’arrivo della vera respirazione (che utilizza l’ossigeno, come gli animali superiori e le piante) avesse dato la spinta per il metabolismo veloce e quindi alla colonizzazione del pianeta.
(Notizia aggiornata al 4 settembre 2002)