Scoperto in Cina il fossile di un sauro dal collo lungo quasi due metri che probabilmente cacciava risucchiando le sue prede.
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A caccia con l'aspirapolvere. Ecco come doveva apparire il Dinocephalosaurus orientalis. Foto: © AAAS/Science/Carin L. Cain. |
Il bisnonno di Godzilla. Il collo lungo un metro e settanta e il corpo di un metro, rendono questo esemplare unico nel suo genere. Solitamente gli animali acquatici con questa conformazione utilizzavano il loro lungo collo come un flessibilissimo strumento di caccia, ideale per inseguire le prede e balzargli addosso con la rapidità di un serpente. Ma nel caso del Dinocephalosaurus ciò non era possibile. Il suo collo formato da 25 lunghe vertebre in parte sovrapposte tra loro e disposte parallelamente alla spina dorsale, era particolarmente rigido e inadatto a una caccia basata sulla velocità.
A caccia con risucchio. L'analisi della testa e dei denti del Dinocephalosaurus ha suggerito a Michael La Barbera dell'Università di Chicago, un'ipotesi alternativa, e cioè che il rettile si alimentasse risucchiando acqua nella cavità orale, e che la filtrasse attraverso la fitta dentatura trattenendo pesci e molluschi in essa contenuti. La particolare disposizione delle vertebre più lunghe può significare infatti che i muscoli fossero in grado di far allungare rapidamente il collo dell'animale e contemporaneamente allargare in modo considerevole il diametro della sua gola: in questo modo creava un potente vortice che in pochi istanti risucchiava nella sua bocca grandi quantità di acqua senza lasciare scampo alle malcapitate prede.
Mimetismo. Secondo altri ricercatori il lungo collo del rettile gli consentiva di nascondersi nelle acque limacciose dei mari primordiali, lasciando in vista solo la piccola testa, mentre secondo altri gli consentiva di nuotare più velocemente. L'ipotesi di La Barbera pur non essendo supportata da alcuna evidenza empirica, rimane al momento la più accreditata.
(Notizia aggiornata al 27 settembre 2004)