Astronauti in trance in viaggio spaziale, malati "addormentati" in attesa di un trapianto e qualche curioso "ibernato" per vedere come sarà il mondo tra cento anni. Forse un giorno sarà possibile secondo alcuni scienziati statunitensi che sono riusciti a "ibernare" alcuni topolini di laboratorio.
C'è sonno e sonno. Questo ghiro è in letargo e le sue funzioni vitali sono quasi del tutto sospese. È possibile indurre lo stesso tipo di "sonno" negli uomini? |
Ma prima è meglio aspettare che gli studi realizzati sui topi di laboratorio dai ricercatori dell'Università di Washington e del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle vengano confermati.
La sospensione o il rallentamento reversibile delle principali funzioni vitali di un corpo, chiamata “ibernazione” - perché finora si poteva raggiungere solo con il congelamento a -14 - 16 gradi del corpo - per la prima volta è stata fatta usando un particolare tipo di gas.
Aria viziata. Ad alcuni topolini chiusi in una stanza gli scienziati hanno fatto inalare aria mischiata con solfuro d'idrogeno (H2S), dopo cinque minuti sono caduti in uno stato di apparente incoscienza. La respirazione è scesa dai 120 respiri al minuto a meno di 10, il metabolismo è rallentato del 90 per cento e la temperatura corporea che normalmente si aggira sui 37 gradi, è arrivata a 11 gradi. Dopo sei ore di “sonno” i topi sono stati svegliati con abbondante aria fresca. Tutte le funzioni sono tornate su livelli normali e, inoltre, alcuni test hanno rivelato che godevano di ottima salute, esattamente come prima dell'esperimento. L'ibernazione per congelamento invece, attualmente in uso per alcune operazioni chirurgiche, non può superare l'ora per evitare danni irreversibili al cervello.
Futuro tutto da costruire. A parte un certo odore di uovo marcio, tipico del solfuro d'idrogeno, per i topolini la nuova forma di “ibernazione” sembra non avere controindicazioni. Ma per valutare la reale possibilità di una prossima applicazione sugli uomini ci vorrà ancora molto tempo.
In futuro la tecnica potrebbe essere utilizzata per “addormentare” pazienti affetti da cancro e poterli sottoporre così a dosi massicce di radiazioni, senza danneggiare i tessuti. Mentre astronauti in trance potrebbero viaggiare per anni sulle loro navicelle, senza bisogno di viveri, per raggiungere pianeti sconosciuti e lontani come Giove e Saturno.
(Notizia aggiornata al 22 aprile 2005)