L'apprendimento e la memoria sono influenzati dal giorno e dalla notte, ma la natura e il meccanismo di questa modulazione sono ancora poco conosciuti. Secondo un nuovo studio condotto all'Università di Houston, la melatonina, un ormone liberato in modo circadiano (ovvero seguendo le fasi del giorno e della notte), risulta essere implicata in queste attività. I ricercatori hanno formulato questa ipotesi studiando la capacità di memorizzazione di un pesce diurno, lo zebrafish (danio rerio), il cui Dna si presta a studi comparativi: il pesciolino era già stato protagonista, nel 2005, di una ricerca che ha portato a identificare il gene che dà il colore alla pelle. Il nuovo studio, condotto attraverso una serie di condizionamenti, ha mostrato che i pesci addestrati di giorno imparano meglio e più rapidamente di quelli condizionati durante la notte, e dura di più anche la memoria dell'evento. L'obiettivo del lavoro, ancora lontano dall'essere concluso, è di arrivare a un miglioramento delle prestazioni mentali degli esseri umani.