Un'arnia ben piazzata scaccia i pachidermi dai campi. E produce anche miele.
Un branco di elefanti nella savana. Se si avvicinano ai villaggi, possono essere scacciati delle api. |
Gli elefanti, in alcuni paesi africani, possono essere un problema. Confinati in zone sempre più piccole dall'invadenza umana, spesso escono dai parchi e razziano i campi dei villaggi vicini. Il grande esperto di elefanti Ian Douglas-Hamilton, insieme a Fritz Vollrath, del centro ricerche Mpala, ha però scoperto che questi grossi animali possono essere spaventati dalle feroci e aggressive api africane (Apis mellifera scutellata), che riescono a scacciare anche i maschi più grossi pungendoli ripetutamente nelle parti più delicate.
Poiché le api attaccano qualsiasi cosa che minacci la loro arnia, è bastato appendere le arnie agli alberi e intorno ai campi perché gli elefanti non si avvicinassero più. La lunga memoria degli elefanti funziona anche in questo caso, perché un animale punto si ricorda benissimo del pericolo, e non si avvicina ai campi, neppure se essi sono “protetti” da arnie vuote; probabilmente li riconoscere anche solo dall'odore. Secondo gli esperti, la proposta dovrebbe essere accolta entusiasticamente per esempio dai Masai, che sono ottimi allevatori di api. Gli abitanti delle zone intorno ai parchi possono in questo modo ricavare un doppio profitto, dai campi “salvati” e dal miele prodotto dalle api stesse. L'allevamento delle api rientrerebbe inoltre in un progetto sudafricano, chiamato "Beekeeping for poverty relief ", (cioè Allevare le api per combattere la povertà), lanciato al vertice di Johannesburg nello scorso mese di agosto.
(Notizia aggiornata al 7 novembre 2002)