Il pesciolino d’acqua dolce Girardinus falcatus riesce a compiere più operazioni contemporaneamente, grazie al cervello “asimmetrico” o lateralizzato, cioè diviso in due emisferi, destro e sinistro, deputati a attività diverse.
Se ne sono accorti alcuni scienziati dell’università di Padova che hanno messo alcuni pesciolini con cervello lateralizzato e altri senza questa caratteristica (entrambi appositamente selezionati in laboratorio per l’esperimento) in una vasca con dei gustosi gamberetti e un pericoloso pesce predatore.
Quelli con il cervello asimmetrico sono riusciti a mangiare e sfuggire al predatore in una percentuale doppia rispetto agli altri che, probabilmente, non riuscivano a fare due cose contemporaneamente: a vedere (e catturare) il “pranzo” con un occhio e tenere sotto controllo il predatore con l’altro.
Il cervello asimmetrico o lateralizzato, quindi, potrebbe non essere un elemento distintivo solo degli esseri umani - che utilizzano l'emisfero sinistro per la logica e il linguaggio quello la destra per altre attività più emotive, come la percezione della musica - ma una caratteristica condivisa con altri vertebrati.
Foto: © Marco D’Adda – Università di Padova