Tutti pensano che animali meno complessi, come gli insetti, non possano avere sentimenti o, più correttamente, emozioni, cioè stati mentali soggettivi provocati da avvenimenti esterni. Ma un’intricata serie di esperimenti effettuati da ricercatori inglesi ha invece dimostrato come fatti positivi possano cambiare l’atteggiamento degli insetti, in particolare dei bombi.
Gli scienziati della Queen Mary University di Londra hanno presentato a due gruppi di bombi (Bombus terrestris, parente stretto delle api) il “teatro delle operazioni”, cioè due cilindri: il primo conteneva un po’ di acqua zuccherata, il secondo solo acqua. Il primo era segnalato con una placchetta blu, il secondo verde. I bombi hanno imparato in fretta a entrare nel cilindro più “dolce”, e i ricercatori si sono accertati che la quantità di liquido addolcito non fosse tale da modificare l’appetito dei bombi, ma solo il loro “umore”, cioè l’atteggiamento generale verso il resto dell’esperimento.
Andiamo a esplorare! In un secondo momento hanno fatto di nuovo gli insetti nell’arena per raggiungere il solito cilindro: in questo caso, però, per raggiungere il contenitore, dovevano passare da un tunnel che poteva contenere, casualmente, qualche gocciolina di acqua zuccherata o oppure di acqua semplice. E, punto cruciale, il cilindro obiettivo alla fine dell’arena era marchiato con un colore ambiguo, a metà tra il blu e il verde.
I risultati? Le api che nel passaggio aveva bevuto il liquido dolce erano più “ottimiste” ed entravano con più rapidità nel cilindro dal colore indefinito, come se si aspettassero la ricompensa. Le altre, che avevano potuto bere solo un po’ d’acqua semplice, non avevano una gran voglia di entrare, come se non si attendessero molto dall'esperienza.
Sentimenti a sei zampe. L’esperimento fa parte di un’ampia serie di ricerche che hanno anche stabilito come alla base di queste modifiche ci sia un neurotrasmettitore, la dopamina, che, anche nel nostro cervello, modifica l’umore e l’atteggiamento verso la vita. Il cervello dei bombi, e molto probabilmente quello di altri insetti, funziona quindi a certi livelli in un modo non molto diverso dal nostro.