Negli anni Ottanta, nella riserva naturale di Tidbinbilla, in Australia, viveva un'anatra muschiata australiana (Biziura lobata), un maschio di nome Ripper che aveva un talento molto raro tra gli animali e unico tra le anatre: sapeva parlare in linguaggio umano, e anche imitare una vasta gamma di suoni. Ripper, per esempio, era capace di riprodurre il rumore di una porta sbattuta violentemente e di gridare parolacce e insulti; il guardiano della riserva ne rimase talmente colpito che registrò le sue prestazioni vocali con un walkman.
Registrazioni animalesche. Le cassette con le esibizioni vocali di Ripper sono ancora conservate a Tidbinbilla, e un etologo dell'università di Leida (Paesi Bassi) le ha per la prima volta analizzate nel dettaglio, per cercare di capire come mai quest'anatra aveva imparato a parlare. I risultati sono presentati in uno studio pubblicato su Philosophical Transactions of the Royal Society of London, mentre se volete ascoltare l'anatra parlante potete andare qui.
La storia di Ripper è in parte avvolta nel mistero: nato nel 1983, è vissuto tutta la vita a Tidbinbilla, ma solo poche registrazioni della sua voce si sono salvate dall'incendio che ha colpito la riserva nel 2003, e che ha distrutto anche parte della documentazione cartacea su di lui. L'animale è comunque famoso in quanto "anatra parlante", anche perché non è l'unica vissuta nella riserva: ci sono per esempio registrazioni del giugno 2000 di un altro esemplare che imita il richiamo di un germano del Pacifico (Anas superciliosa).
Una voce particolare. Prima d'ora, però, nessuno si era mai preoccupato di fare un'analisi approfondita della voce di Ripper, che secondo gli autori dello studio "dimostra la presenza di una capacità di apprendimento vocale a livello di quella dei pappagalli e dei passeri". Il dettaglio più interessante è che questa capacità di apprendimento è, tra le anatre, un'esclusiva di quella muschiata australiana che, dal punto di vista evolutivo, è molto distante dagli altri gruppi di uccelli che sanno parlare.
Nonostante una parentela molto alla lontana, le anatre muschiate imparano a imitare alcuni suoni in maniera simile a quella messa in atto da altri uccelli, e persino da certi mammiferi (per esempio gli elefanti, come racconta questo studio). Secondo gli autori dello studio, non c'è un collegamento evolutivo diretto tra queste anatre e i passeri o i pappagalli: la capacità di "parlare" si è evoluta indipendentemente in ogni gruppo.
A contatto con gli uomini. Per le anatre muschiate, in particolare, potrebbe essere conseguenza del fatto che i pulcini hanno un periodo di crescita molto lungo e passano quindi molto tempo con la madre, imparando tutto da lei; quando un esemplare rimane orfano e, com'era successo a Ripper, viene cresciuto in una riserva a contatto con gli esseri umani, imparerà a imitare quello che più si prende cura di lui.
Questa è però solo un'ipotesi, che dovrà essere confermata o smentita continuando a fare ricerca sull'argomento - e magari trovare l'erede di Ripper.