Scoperta per la prima volta una specie di calamaro che si prende cura dei "piccoli": anziché abbandonare le uova al proprio destino, come fanno le altre specie, le custodisce tra i tentacoli per molti mesi, rimanendo a profondità comprese tra i 1500 e i 2500 metri.
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Le cure parentali erano conosciute negli Ottopodi (i polpi, con 8 braccia), ma non erano mai state osservate nei Decapodi (per esempio i calamari, con 10 braccia). |
Non è una novità: i cefalopodi sono tra gli invertebrati più intelligenti. Parecchi loro comportamenti ce lo dimostrano, come quelli osservati nella ricerca appena conclusa da un gruppo di biologi dell'università di Rhode Island (USA): la femmina del calamaro Gonatus onyx si prende cura delle uova fecondate, talvolta anche a discapito della propria sopravvivenza.
Sesso profondo. I comportamenti riproduttivi di questa specie, tra le più diffuse nell'oceano Atlantico e Pacifico, erano poco conosciuti poiché si svolgono a grandi profondità e sono quindi difficili da osservare. Si pensava che, come le altre specie note di calamaro, si limitasse a deporre le uova fecondate sui fondali marini e le lasciasse sviluppare per proprio conto.
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"Guardoni" sottomarini. Invece, gli studi svolti nel Canyon di Monterey in California, a profondità variabili tra i 1.539 e i 2.522 metri, hanno dimostrato che Gonatus onyx custodisce la massa di uova tra i tentacoli, mossi in continuo per aerare e consentire il ricambio di ossigeno. Le uova, in numero variabile da 2 a 3 mila, sono riunite in un "lenzuolo" avvolto a tubo. Le grandi dimensioni che devono raggiungere queste ultime per schiudersi, circa 3 mm, e le basse temperature dell'ambiente in cui si sviluppano, intorno ai 3°C, richiedono lunghi tempi per la maturazione: fino a 9 mesi. (Notizia aggiornata al 15 dicembre 2005) |