Quanto sono veramente pericolosi gli squali bianchi per l'uomo? La minaccia reale rappresentata da questi animali è estremamente minore rispetto a quella percepita. Nel nostro immaginario sono considerati predatori letali, affamati di carne umana, ma le statistiche dicono tutt'altro.
Negli Stati Uniti, per esempio, gli squali bianchi fanno una vittima ogni due anni, e in totale attaccano l'uomo meno di una cinquantina di volte l'anno. Ora un nuovo studio della California State University di Long Beach, pubblicato su PLOS One, «mette l'ultimo chiodo sulla bara del mito dello squalo mangiauomini», secondo uno degli autori, Chris Lowe, che insieme ai colleghi ha dimostrato che agli squali bianchi non frega granché di noi umani.
Bagnanti e squali. Lo studio è durato due anni, durante i quali, una volta al mese, un drone ha sorvolato le spiagge della California del sud, filmando i movimenti degli squali bianchi locali e anche di noi umani. In particolare, il team si è concentrato sugli esemplari più giovani, che sono quelli che più spesso si avvicinano agli esseri umani.
In California questo succede in particolare in due luoghi: al largo della città di Carpinteria, a sud di Santa Barbara, e a Del Mar, a nord di San Diego. Le osservazioni con il drone hanno potuto osservare una pacifica compresenza tra umani e squali nel 97% dei casi filmati. Gli squali si trovavano quasi sempre al di là della linea di rottura delle ultime onde, verso il mare aperto, mentre i bagnanti quasi sempre al di qua; ma in tutte le osservazioni c'erano anche alcuni bagnanti coraggiosi che si spingevano più al largo, quindi più vicino agli squali.
"Chi siete voi?". Nonostante i due anni di monitoraggio costante, gli autori hanno registrato un singolo caso di attacco da parte di uno squalo, peraltro non ufficiale. In altre parole, squali bianchi e uomini condividono le stesse acque per gran parte dell'anno, eppure i primi ci ignorano quasi sempre, se non sempre.
I giovani, secondo gli autori, sono più impegnati a cacciare prede come le razze, che vivono sul fondale dell'oceano. E se nuotano vicino alla costa è soprattutto per tenersi alla larga dagli adulti, che vivono più al largo e tendono a essere territoriali e aggressivi con gli altri maschi. La nostra presenza gli è indifferente, tanto è vero che la maggior parte degli attacchi registrati ufficialmente ricadono sotto la categoria "provocati dall'uomo".
Insomma: l'unico modo in cui gli squali bianchi ci fanno male è far finta che non esistiamo…