Questo tipo di aggressività è chiamata anche “aggressività sociale” o “rivalità fra fratelli” e si verifica tra cani che abitano nella stessa casa.
L’aggressione è spesso limitata a un paio di cani anche se sono presenti altri animali nell’ambiente e, nella maggior parte dei casi, il proprietario può essere uno stimolo scatenante.
Prima di capire cosa si può fare è molto importante ricordare qual è la natura del cane. Spesso vivendo insieme ai nostri amici a quattro zampe, infatti, tendiamo ad “umanizzarli” troppo, dimenticando le loro caratteristiche etologiche (per es. il loro modo di relazionarsi con gli altri cani e con l’uomo).
I cani in natura vivono in gruppi sociali regolati da gerarchie specifiche e le gerarchie sono molto importanti per una serena convivenza. Questo vale anche per i cani che vivono in un ambiente domestico.
Per questo anche nelle nostre case se ci sono più cani è importante che fra di essi si stabilisca una chiara gerarchia che deve essere rispettata anche dal proprietario perché tutti, cani e proprietario, possano convivere nel migliore dei modi.
Quindi una volta individuato il cane che occupa una posizione gerarchica superiore rispetto agli altri cani, il proprietario dovrà cercare di consentirgli un accesso prioritario alle risorse (per esempio dargli la ciotola del cibo per primo o attenzioni per primo etc..) in modo da evitare confusione tra cani e possibili motivi di scontro.
Inoltre la tendenza del proprietario a proteggere il cane che subisce l’aggressione e viceversa a punire l’assalitore può portare a un aumento dell’aggressività. Perché il cane attaccato percepisce questo atteggiamento come una “coalizione” fra lui e il proprietario, si sente forte (anche se in realtà non è così), e cerca di reagire, anziché manifestare posture di sottomissione, facendo aumentare lo scontro invece di farlo scemare.
COME NASCONO I CONFLITTI
-
I conflitti possono nascere in seguito a diverse circostanze: per esempio quando un cane giovane raggiunge la maturità sessuale o sociale;
-
quando uno dei due cani si ammala o diventa vecchio;
-
quando i cani entrano in contatto con stimoli scatenanti che creano un aumento dell’eccitazione in generale;
-
quando i proprietari intervengono nelle interazioni fra i cani nel tentativo di modificare una gerarchia già stabilita (in questo modo il proprietario può inavvertitamente incoraggiare un subordinato a cercare di stabilire una dominanza sul cane di rango sociale più elevato).
In tutte le situazioni di aggressività fra cani familiari è molto importante individuare qual è il cane che istiga i conflitti, imparare a distinguere situazioni di gioco da contesti in cui sono presenti minacce e interazioni aggressive più o meno esplicite.
È anche necessario capire quali siano i rapporti di dominanza-sottomissione dei cani, tenendo conto che questi possono modificarsi a seconda della risorsa in gioco. Sicuramente può aiutare a capire la dinamica dell’aggressione l’osservazione delle posture e della mimica facciale dei cani coinvolti.
Non va sottovalutato che la taglia, il peso e la razza non sono necessariamente fattori che determinano la dominanza: ad esempio un cane di taglia piccola potrebbe essere dominante su un cane di taglia grande.
COSA FARE
È comunque importante che il proprietario adotti le seguenti precauzioni:
-
non lasciare i cani da soli insieme, per evitare che possano verificarsi scontri pericolosi;
-
eliminare tutti gli eventuali oggetti del “contendere”: cose e situazioni che possono scatenare l’aggressione (ad esempio giochi, cibo);
-
stabilire quale cane occupa la posizione gerarchica più elevata e sostenere la posizione di quest’ultimo in diversi contesti (per es. dargli da mangiare e attenzioni per primo)
ATTENZIONE È MEGLIO NON METTERSI IN MEZZO
E’ soprattutto importante non mettersi in mezzo fisicamente durante uno scontro poiché l’aggressività potrebbe essere ridiretta contro i proprietari. Sarebbe opportuno interrompere “le lotte” cercando di distrarre i cani.
Se non è ancora stato fatto la sterilizzazione rappresenta un aspetto importante del trattamento.
Le aggressioni fra cani che vivono in uno stesso contesto familiare però sono spesso difficili da gestire e richiedono l’intervento dello specialista.