Il desiderio dei maschi di mantide deve continuamente scontrarsi con il rischio di "perdere la testa", e non in senso metaforico: le femmine di mantide praticano il cannibalismo sessuale, una tattica che serve a fare incetta di nutrienti per sostenere la futura prole. Anche per i maschi di Miomantis caffra, una specie di mantide di origine sudafricana, accoppiarsi è una sorta di roulette russa: il 60% degli incontri romantici si conclude con il partner decapitato e divorato dalla dolce metà. Per alzare le chance di salvarsi la pelle, questi potenziali mariti hanno evoluto una tattica singolare e nuova per la scienza, che è stata descritta su Biology Letters.


Per non fare la fine dello spuntino, i maschi di altre specie di mantide provano a cogliere la partner di sorpresa, o a distrarla con snack appetitosi. Quelli di Miomantis caffra si lanciano invece in una lotta a corpo libero. Se ne escono vivi, avranno anche maggiori probabilità di accoppiarsi e non rimetterci la testa: questi violenti preliminari sono allo stesso tempo una tattica di corteggiamento e di sopravvivenza.
prova di forza. Osservando le lotte tra 52 coppie di mantidi, gli entomologi dell'Università di Auckland si sono accorti che la strategia vincente è cercare di colpire per primi: i maschi che afferravano per primi la partner con le zampe raptatorie avevano il 78% di probabilità di rimanere incolumi. Quando è la femmina ad agire per prima, per gli aspiranti padri non c'è scampo, e vengono sempre uccisi e divorati. Se invece sono i maschi ad avere la meglio, il breve combattimento può portare (ma non porta necessariamente) all'accoppiamento. In due terzi dei casi la lotta si conclude con l'amplesso ma, dopo l'atto, nella metà delle volte i maschi finiscono nello stomaco dell'amata.
A volte, i maschi di mantide arrivano a infliggere ferite seri - ma non letali - all'addome delle femmine. Quando ci riescono, conservano sempre la testa. In generale, i maschi hanno la meglio nella metà di queste lotte, che durano circa 13 secondi. Per quanto i maschi si agitino, comunque, le femmine di Miomantis caffra vanno per la loro strada: sono in grado di riprodursi anche in modo asessuato, creando cloni di sé senza il contributo dei maschi. Ma se le femmine sanno "fare da sole" e oltretutto sono cannibali, perché i maschi di mantide continuano a esistere? La pericolosa tattica esaminata potrebbe essersi evoluta proprio per questa ragione: avere la possibilità di sopravvivere e continuare a essere importanti.








