Il panda è uno degli animali più famosi al mondo, e anche uno dei più curiosi: il fatto che la sua dieta consista esclusivamente di bambù è come un indovinello che la scienza sta cominciando a risolvere pezzo dopo pezzo. Quando ha cominciato? Cosa mangiava prima? Perché proprio il bambù? Com'è cambiato da quando ha scoperto le delizie dell'erba più grossa del mondo?
Come sempre in questi casi, la risposta va cercata nel passato: è quello che ha fatto Xiaoming Wang, curatore presso il Natural History Museum of Los Angeles County, e che ha raccontato in questo studio pubblicato su Scientific Reports. Wang ha scoperto il fossile di un panda ancestrale che per la prima volta mostra una caratteristica molto particolare, una struttura fondamentale per la dieta dell'animale: il falso pollice.
Il primo falso pollice. Persino Stephen Jay Gould dedicò uno dei suoi libri al falso pollice del panda. Come suggerisce il nome, questa struttura non è un pollice (quindi un dito: i panda ne hanno cinque), ma un osso del polso modificato (il sesamoide radiale) e allungato fino ad assomigliare, appunto, a un lungo pollice. Il falso pollice è fondamentale per il panda: gli permette infatti di spezzettare le canne di bambù in pezzetti più piccoli e facilmente inghiottibili.
Per decenni, il falso pollice è stato un mistero paleontologico: ci sono pochissimi fossili di panda e dei suoi antenati, ed era impossibile capire quanto tempo fa il primo panda si fosse inventato questa nuova struttura. Il fossile presentato nello studio appartiene a una specie estinta, Ailurarctos, vissuta circa 6 milioni di anni fa nella Cina meridionale; Ailurarctos ha un falso pollice, e potrebbe essere stata la primissima specie a svilupparlo.
Il giusto mezzo. Un dettaglio curioso è che il falso pollice del "primo panda" è più lungo di quello dei moderni panda, mentre sarebbe normale aspettarsi il contrario, visto che più questa struttura è lunga e più è forte ed efficace nel frantumare il bambù. Secondo Wang la spiegazione di questo apparente paradosso è il compromesso. I primi panda rinunciarono a una dieta generalista e onnivora perché scoprirono che il falso pollice consentiva loro di accedere a una nuova fonte di cibo, abbondante e di scarso interesse per gli altri animali. Un pollice troppo lungo, però, può creare problemi di deambulazione: le specie successive, fino a quella attuale, hanno quindi affinato la struttura, accorciandola quel tanto che bastava per raggiungere il giusto mezzo tra, per così dire, efficienza ed ergonomia.