Neppure il più allenato campione può sopravvivere così a lungo sott'acqua come i mammiferi marini. Il nostro cervello ha bisogno di un rifornimento costante di ossigeno, specialmente durante l'esercizio fisico, in netto contrasto con ciò che accade, per esempio, ad alcune foche che, per cercare cibo, riescono a rimanere in immersione, sotto il ghiaccio antartico, fino a 90 minuti, restando attive e mentalmente perfette per tutto il tempo. Qual è il loro segreto? Secondo uno studio condotto all'Università di California, Santa Cruz, alcuni animali, compresi delfini, balene e lontre marine, sembrano possedere nel loro cervello, elevati livelli di proteine complesse. E sono proprio queste neuroglobine e citoglobine che proteggerebbero le strutture cerebrali dagli stati di ipossia (carenza di ossigeno). Le citoglobine sarebbero infatti in grado di trasportare efficientemente l'ossigeno all'interno del cervello anche quando i livelli di ossigeno in circolo sono estremamente bassi, mentre le neuroglobine sembrano poter bloccare la formazione di radicali liberi distruttivi. Non è ancora chiaro se gli elevati livelli di queste proteine rinvenuti in alcune specie siano già presenti alla nascita o la loro produzione sia stimolata da comportamento e ambiente. In ogni caso, le quantità di proteine trasportatrici dell'ossigeno sembrano essere comunque inducibili. Meccanismo, questo, che potrebbe essere sfruttato anche nell'uomo per minimizzare i danni cerebrali dovuti a patologie che riducono l'afflusso di sangue al cervello.